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di AMDuemila
Si tratta di Ovidio Guzman Lopez. Lo Stato di Culiacan invita i cittadini a restare in casa

Un conflitto a fuoco pesantissimo è in corso a Culiacan, capoluogo dello Stato messicano di Sinaloa, noto per essere la culla dei narcotrafficanti. Sarebbero proprio questi infatti ad aver scatenato quella che viene descritta come una vera e propria guerriglia urbana con le forze di polizia messicane. Il motivo scatenante è l’individuazione da parte di una pattuglia di agenti di Ovidio Guzman Lopez, 28 anni detto “il topo”, il figlio del boss attualmente detenuto negli USA Joaquin “El Chapo” Guzman. Alcuni affiliati al sanguinario cartello di Sinaloa hanno aperto il fuoco contro le forze di sicurezza per impedire la detenzione del loro sodale. Secondo l’emittente britannica BBC, El Chapo jr. sarebbe stato rilasciato e l’operazione “interrotta”, mentre alte fonti rivelano che risulta ancora nelle mani delle autorità. Nel frattempo il governo dello stato di Culiacan ha chiesto alla popolazione di "mantenere la calma e di restare in casa".

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