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di AMDuemila
Il pm della trattativa Stato-Mafia sarebbe gradito dal governo Conte

Tra le possibili persone che potrebbero prendere il posto dell'ex pm Raffaele Cantone, come presidente dell'ANAC (Autorità Nazonale Anticorruzione), spunta il nome del magistrato napoletano Roberto Tartaglia, pm del processo trattativa Stato-Mafia, insieme a Nino Di Matteo, Vittorio Teresi e Francesco Del Bene, e oggi consulente consulente della commissione parlamentare Antimafia, scelto dal presidente Nicola Morra. Già a luglio Cantone ha lasciato l'incarico con qualche mese di anticipo sulla scadenza naturale. La decisione decisiva da parte del governo Conte dovrebbe essere presa entro il 20 ottobre, quando l'ex pm anticamorra lascerà definitivamente l’Anac per tornare in magistratura. E proprio sui tempi che l'Avvocatura dello Stato ha raccomandato che non si lasci un lasso di tempo troppo lungo tra il precedente presidente e il suo successore. Ma la nomina di Tartaglia potrebbe arrivare anche già a inizio ottobre. La procedura per scegliere il presidente dell'Anac è complicata in quanto spetta al al presidente del Consiglio (che la propone al capo dello Stato) d’intesa con i ministri della Pubblica amministrazione, della Giustizia e dell’Interno. Dunque, c'è da superare il vaglio della maggioranza qualificata (due terzi) delle commissioni Affari costituzionali del Parlamento. Infatti, essendo un organismo di garanzia, la legge prevede che almeno una parte dell’opposizione sia d’accordo sul nome, e quindi l’intesa va ricercata oltre l’asse governativo M5S-Pd-renziani.
Dunque, l'Anac sarebbe prese in mano nuovamente da un magistrato, che al contrario di Cantone, che si è occupato della lotta ai clan dei Casalesi quando era pm a Napoli, si è occupato di mafia. Tartaglia con la sua giovane età, 37 anni di cui già 10 passati in magistratura, ha lavorato fin da subito in Sicilia a Palermo. Infatti, il magistrato si è occupato di indagini sulla corruzione, ma poi è approdato al pool antimafia. Le maggiori inchieste di cui si è occupato, oltre a quella sulla trattativa Stato-Mafia che ha portato alla condanna in primo grado di esponenti politici, mafiosi e carabinieri del Ros, sono state quelle riguardanti la morte del presidente della Regione Sicilia Piersanti Mattarella, il fratello di Sergio, attuale presidente della Repubblica, e ha ripercorso quella pista nera che fu già inseguita da Giovanni Falcone. E poi infine è approdato a Palazzo San Macuto come consulente della Commissione parlamentare antimafia.
Oltre Tartaglia, in passato erano circolato nomi di altri magistrati come Piercamillo Davigo (oggi al Csm) e il procuratore aggiunto di Roma (coordinatore del pool anticorruzione) Paolo Ielo, che però hanno subito riferito di non essere interessati.

Foto © Paolo Bassani

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