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di Aaron Pettinari, Jamil El Sadi e Marta Capaccioni
Il Premier incaricato intervenuto alla festa del Fatto Quotidiano

"E' necessario aprire un'ampia stagione riformatrice per il Paese, mettere in primo piano una visione del Paese di economia sostenibile, economia circolare. Fare cose non stratosferiche ma che andavano fatte e non siamo riusciti a farle, e farle con la massima determinazione. L'importante è avere un progetto utile per tutti i cittadini e per il paese. E' la più grande sfida".
Nonostante il proseguo delle trattative per la formazione del nuovo governo con Pd e M5s, Giuseppe Conte, Premier incaricato nei giorni scorsi dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, è intervenuto questa mattina, in diretta da Palazzo Chigi, nell'ultimo giorno della Festa del Fatto Quotidiano alla Versiliana. Rispondendo alle domande del direttore Marco Travaglio, di Peter Gomez e di Antonio Padellaro, Conte è intervenuto su vari punti, partendo proprio dal programma che dovrà avere il nuovo fronte governativo: "Vedo un buon clima di lavoro. Da questo punto di vista sono convinto assolutamente che tutti sono disponibili ad accantonare il passato e a concentrarsi su questo importante progetto che riguarda l’intero Paese. Le cose stanno andando bene, è un momento in cui sto lavorando al programma, è importante un programma che ci dia una visione prospettica del Paese". “Mi conforta il fatto che per le due forze politiche disponibili a sostenere questo progetto, abbiano molta consonanza nei punti programmatici. Confido che anche altre forze che hanno dato disponibilità potranno riconoscersi in questi punti programmatici”, ha proseguito il premier incaricato. Rispondendo successivamente a Travaglio sui punti specifici ha garantito che vi sarà chiarezza e che "non ci saranno più sensibilità rispettive che verranno confrontate ma ci sarà un unico programma condiviso dove sarà difficile, ed è questo il mio obbiettivo, distinguere un obbiettivo che sta a cuore all'una o all'altra forza politica".
A chi provocatoriamente lo definisce un "premier a 5 stelle" Conte ha ricordato: “Non sono iscritto al Movimento 5 stelle, non partecipo alle riunione del gruppo dirigente, non ho mai incontrato i gruppi parlamentari, definirmi dei 5 stelle mi sembra formula inappropriata". "Rimane però il dato - ha sottolineato - che c’è molta vicinanza, li conosco da tempo, lavoro con M5s molto bene e il Movimento e in particolare Di Maio mi ha designato come presidente. Sono dati di fatto, poi le valutazioni le lascio a tutti”. Quindi ha aggiunto: "Ho dimostrato con i fatti che non sono un premier per tutte le stagioni, quando al Senato è stata ritirata la mozione di sfiducia, quindi concretamente mi è stata proposta una rinnovata stagione, l’ho rifiutata”.
Stando alle cronache e i rumors politici un tema caldo tra le due parti è quello dei nomi dei ministri ma secondo Conte "il tema non è di massima premura in questo momento”. Prima vengono "il programma e le linee strategiche. Poi inviterò le forze politiche che sostengono il governo a sedersi intorno a un tavolo e a darmi suggerimenti, non indicazioni secche ma aperte, in modo da potermi consentire di scegliere la migliore squadra. Che deve avere le migliori caratteristiche". "Essere incensurato - ha aggiunto - non è una qualità per aspirare a governare il Paese, è una premessa indispensabile”.

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“Sto ricevendo tanti messaggi da parte dei leader che ho conosciuto in questi 14 mesi, in particolare tanti segni di apprezzamento. Questo fa piacere e lo considero un ottimo auspicio per avviare un’esperienza di governo in cui l’Italia può giocare da protagonista in questa nuova legislatura. Mi piacerebbe molto che l’Italia possa dare un contributo critico per adeguare il patto di stabilità al nuovo clima economico, alla nuova prospettiva economica" ha proseguito Conte. E poi ancora: "C’è consapevolezza che l’Italia va riformata, va sburocratizzata, deve essere paese più competitivo anche nella sfida globale, va rafforzato l’export, dobbiamo indirizzare attraverso meccanismi incentivanti e disincentivanti tutto il sistema produttivo verso investimenti sostenibili. E direi che mi conforta molto il fatto che le due forze politiche che hanno dichiarato disponibilità a sostenere questo progetto abbiamo molta consonanza nei punti programmatici. Ovviamente confido che anche altre forze che hanno dichiarato disponibilità potranno riconoscersi in questi punti programmatici".
Il Premier incaricato è anche tornato sul tema sensibile dell'immigrazione: "Ho scritto anche una lettera aperta per spiegare ancora una volta più dettagliatamente l’articolata e completa politica sull’immigrazione fin qui perseguita e ho cercato di spiegare che, per quanto l’attenzione dei mass media e anche internazionale sia concentrata sul singolo caso di emergenza, il tema dell’immigrazione sia molto più complesso, e va seguito sin dai paesi di origine dove nascono i flussi migratori, poi nei paesi di transito. Va seguito negli sbarchi, quindi ridistribuzione, rimpatri. Ci sono pilastri che abbiano già individuato, direzioni strategiche: modificare il regolamento di Dublino, contrastare i traffici illeciti e lavorare sul meccanismo europeo. Dobbiamo dare attuazione a quelle conclusioni che ho dato un contributo anche io per raggiungerle, al consiglio europeo giugno 2018, che affermano un principio molto chiaro: chi sbarca in Italia, sbarca in Europa. Detto questo, non sarebbe affatto saggio pensare che non occorra perseguire una politica seria e rigorosa sull’immigrazione".
Infine il premier incaricato ha annunciato che scioglierà la riserva sulla formazione di un nuovo governo tra martedì e mercoledì.

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