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di AMDuemila - Video
L’operazione è il seguito delle indagini “Riscatto'' e ''Mille e una notte''

Colpo alla cosca “Cordì”. I Carabinieri e la Guardia di Finanza di Reggio Calabria hanno notificato l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale, richiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, diretta da Giovanni Bombardieri, nei confronti di 15 persone. Questa operazione è il seguito di altre indagini: ''Riscatto'' dei Carabinieri e ''Mille e una notte'' della Guardia di Finanza, eseguite il 2 agosto a conclusione delle indagini che avevano permesso di ricostruire l'attuale operatività di gruppi criminali facenti capo alla storica cosca locrese dei ''Cordì'', ai cui membri vengono contestati, a vario titolo, i reati di associazione di tipo mafioso, estorsione, danneggiamento seguito da incendio, illecita concorrenza con minaccia o violenza, trasferimento fraudolento di valori, detenzione e porto in luogo pubblico di armi, con l'aggravante di aver agito per favorire gli interessi della ‘Ndrangheta nella sua articolazione territoriale nota come cosca ''Cordì''. Nel dettaglio dell’operazione ''Riscatto'' condotta dai Carabinieri, oltre a quelli della precedente indagine, sono stati arrestati: Giuseppe Ripepi, classe 76, indiziato quale partecipe dell'associazione e autista di Domenico Cordì; Bruno Zucco, classe '68, detenuto, responsabile di associazione finalizzata al compimento di estorsioni e tentata estorsione ai danni di imprenditore locale. Poi anche un terzo uomo colpito dalla misura, è ancora attivamente ricercato per trasferimento fraudolento di valori. I Carabinieri hanno inoltre proceduto al sequestro preventivo dell'attività commerciale denominata ''Onoranze funebri e addobbi floreali f.lli Alì di Gianfranco Alì'' di Locri, comprensivo dell'intero compendio aziendale. Sia Gianfranco Alì che Vasile Iulian Albatoaei (entrambi raggiunti dal fermo del 2 agosto e dalla misura odierna), avevano acquisito, nel corso di numerosi anni, una posizione dominante nell'ambito del settore di servizi funebri ed attività commerciali connesse all'area cimiteriale di Locri, soprattutto grazie al prezioso supporto offerto dai familiari. Invece la Guardia di Finanza nell'ambito dell'operazione ''Mille e una Notte'', ha arrestato: Vincenzo Cordì, classe '57 e Fabio Modafferi classe '78 (agli arresti domiciliari). Il primo esercitava un potere mafioso seguendo i dettami della vecchia generazione dei boss calabresi e, attraverso il controllo del territorio, garantiva ogni forma di protezione e veniva spesso chiamato in causa per la risoluzione di controversie sia di natura personale, sia in ordine a ogni tipo di interesse di natura economica. Inoltre era stato avvistato, insieme ai due figli, durante il 31 dicembre 2016, mentre maneggiavano armi da fuoco facendo esplodere cassonetti urbani. Il secondo arrestato, invece, prestava importanti cifre in denaro contante a soggetti in condizioni di difficoltà economica, pretendendo da questi rate mensili di restituzione del denaro, con interessi del 30% mensili.