Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

salvini matteo viminale c imagoeconomicadi AMDuemila
Contestato al vicepremier il sequestro di persona aggravato nei confronti dei 177 migranti rimasti 5 giorni a bordo della nave della Guardia Costiera nel porto di Catania

Il tribunale dei ministri di Catania ha chiesto l’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini per la vicenda della nave Diciotti.
E' quanto si è appreso da fonti del Viminale. La decisione del tribunale dei ministri è giunta dopo che la Procura di Catania aveva motivato la richiesta di archiviazione del caso in quanto quella scelta di bloccare per cinque giorni 177 migranti a bordo dell’imbarcazione della Guardia Costiera nel porto di Catania, poteva essere considerata come una scelta politica.
Secondo la Procura, infatti, non era possibile intervenire a fronte di una richiesta del Governo italiano alla Commissione europea di redistribuire i profughi tra gli altri Paesi membri a cui si aggiungeva il fattore della violazione, da parte di Malta, di indicare obbligatoriamente un porto sicuro. Il tribunale dei ministri, invece, non è stato dello stesso avviso e al vice premier viene contestato il sequestro di persona aggravato nei confronti dei migranti della nave Diciotti. Ovvero il ministro degli Interni viene accusato di “aver abusato dei suoi poteri”. La Procura di Catania, in ottemperanza alla decisione del tribunale, ha ora inviato al Senato l’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro e gli atti relativi all’inchiesta.
Immediata la replica di Salvini: “I giudici facciano i giudici, i ministri fanno i ministri ed esercitano i loro poteri. Ci riprovano, torno ad essere indagato per sequestro di persona e di minori, con una pena prevista da 3 a 15 anni. Manco fossi uno spacciatore o uno stupratore”, ha commentato Salvini in diretta Facebook. “Ora la parola passa al Senato e ai senatori che dovranno dire si o no, libero o innocente, a processo o no - ha proseguito - Sono sicuro del voto dei senatori della Lega, vediamo come voteranno tutti gli altri senatori, vedremo se diranno che Salvini è colpevole".
Una frase, quest'ultima, che fa già discutere considerato che il Senato non può certamente proclamare la sua innocenza o la sua colpevolezza ma semplicemente dovrà decidere se autorizzare la Procura di Catania a procedere.

Foto © Imagoeconomica

ARTICOLI CORRELATI

Diciotti, l'atto d'accusa contro Salvini trasmesso al tribunale dei ministri.
Il pm Patronaggio: ''I migranti tenuti in ostaggio sulla nave''


Parla Salvini, senti Berlusconi. L'attacco del ministro, indagato, contro i Pm

Caso Diciotti, minacce di morte al pm Patronaggio

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos