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ranucci report montante c imagoeconomicadi AMDuemila
Intervistato un ex manager che rivela anche delle connessioni con l’ex vicepresidente degli imprenditori siciliani Antonello Montante

Questa sera, in onda su Report (Rai 3), andrà in onda un'intervista ad un ex manager di Banca Nuova, struttura “pensata” e creata dal SISMI (Servizio per le informazioni e la sicurezza militare) dell’allora capo Nicolò Pollari, al vertice tra il 2001 e 2006.
L'uomo, intervistato sotto copertura dal giornalista Paolo Mondani, ha rivelato che questa struttura sarebbe stata una centrale informativa del ‘lavoro’ di Antonello Montante, ex vice presidente di Confindustria in carcere dallo scorso maggio per l’accusa di aver creato una rete di spionaggi che avrebbe monitorato politici, imprenditori e giornalisti.
Nell’anteprima del servizio, il testimone ha evidenziato che agli inizi degli anni 2000 in via Nazionale 230 a Roma ci sarebbe stato “l’ufficio dove Pollari aveva piazzato Pio Pompa a costruire dossier e nello stesso palazzo c’era la direzione di Banca Nuova” e collega Montante alla rete di Pollari-Pompa: “Montante fu un investimento per i Servizi”.
A parlare dell'anteprima è stato oggi Il Fatto Quotidiano che riporta alcune dichiarazioni: "Fu Pollari a tenere a battesimo Banca Nuova. I conti dei servizi stavano da noi ma non si trattava di un rapporto solo fiduciario. La banca è stata una vera e propria creazione dei servizi. La fa Zonin, ma la pensano i servizi: cioè Pollari, poi Giorgio Piccirillo direttore dell’AISI e dopo di lui il generale Arturo Esposito. Erano grandi amici della banca, avevano i conti da noi ma poi appoggiavano Montante. Tanto che Esposito è indagato con lui”. L’uomo ha poi aggiunto che Montante all’interno della Banca avrebbe “ereditato un meccanismo oliato. Perché Montante è stato un investimento per i servizi. Intanto, lui e Pollari si incontravano. Tanto che Banca Nuova era una centrale informativa”. Secondo la ricostruzione raccolta da Report “uomini dei servizi segreti si vedevano lì e passavano informazioni ai nostri dirigenti (di Banca Nuova, ndr), che poi le facevano filtrare ai soggetti interessati dalle indagini della magistratura. E nella nostra filiale di Roma i funzionari dell’ambasciata americana e gli agenti Cia erano di casa. Diciamo che eravamo noi la banca dei nostri servizi e della Cia”.
Tra i correntisti di una delle banche più grandi al Sud, ci sarebbero stati “la famiglia Ciancimino, l’ex ministro Alfano e la moglie, la KSM di Basile e anche Finmeccanica. Una banca di sistema? Di più. Le banche di sistema fanno favori alla classe dirigente. Noi eravamo il sistema. La classe dirigente la creavamo noi. Mangiavamo e facevamo mangiare”. L’ex manager ha anche raccontato che ad alcune riunione del Cda della banca sarebbero state presenziate da “Gianni Letta”. “A quale titolo me lo chiedo ancora oggi, ma la potenza della banca proveniva da lì” ha concluso il testimone.
Dunque questa sera il programma condotto da Sigfrido Ranucci affronterà la frastagliata vicenda del caso Montante che per anni è stato leader di Confindustria Sicilia ed a lungo paladino dell’antimafia. Nella sua casa gli investigatori hanno trovato archivi e dossier sui suoi avversari e nemici, e nella sua rete di informatori, secondo l'accusa, figurerebbero i vertici dei servizi segreti civili, esponenti delle forze dell’ordine, il senatore Renato Schifani e l’ex governatore della Sicilia Rosario Crocetta. Il processo a carico di Montante inizierà il 15 novembre e l'ex vicepresidente di Confindustria ha scelto il rito abbreviato.

Foto originali © Imagoeconomica

Pollari replica a “Report”: “Mai avuto rapporti con Banca Nuova”
L’ex direttore del Sismi
L’ex direttoredel Sismi Niccolò Pollari non ha mai intrattenuto rapporti con vertici, dirigenti o persone della Banca Nuova. È quanto ha replicato l’interessato all’articolo pubblicato ieri dal Fatto, nel quale si afferma, in base a quanto dichiarato in un’intervista di Report da un ex manager di Banca Nuova, che l’istituto di credito fu “pensato” e creato dai servizi segreti di Pollari e che sarebbe stata una centrale informativa del “lavoro” di Antonello Montante, l’ex vicepresidente di Confindustria arrestato a maggio. “Nel periodo in cui ho assolto le funzioni di direttore non mi è capitato di dovermi occupare direttamente o indirettamente di rapporti dell’Ente da me diretto con soggetti bancari, né mi è capitato di prendere notizia del nominativo delle banche che intrattenevano rapporti con il Servizio”, ha replicato Pollari. “Il contenuto di quest’articolo, almeno per quanto mi riguarda, è falso”.

Tratto da: Il Fatto Quotidiano 13 novembre 2018

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