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di palma robertodi AMDuemila
Brutto episodio ieri a Reggio Calabria nei confronti del sostituto procuratore distrettuale Roberto Di Palma. Nella giornata di ieri soggetti ignoti si sono introdotti nella propria abitazione privata, un appartamento al quarto piano in un condominio nella zona sud della città, portando via diversi oggetti di scarso valore e le chiavi stesse dell'abitazione e dell'ufficio in Procura. Un gesto ritenuto dagli inquirenti particolarmente "inquietante" considerato che i malviventi hanno persino lasciato nei cassetti una somma di denaro che il magistrato teneva nella propria scrivania. Ugualmente sono stati trovati aperti i cassetti degli armadi ma senza che l'abitazione fosse stata messa a soqquadro.
L’episodio è stato denunciato dallo stesso magistrato e, secondo quanto appreso, i ladri si sarebbero introdotti nell’appartamento senza forzare (apparentemente) la serratura di ingresso. Il fatto è avvenuto mentre la famiglia di Di Palma si trovava in vacanza.
Nessun altro commento è stato fatto da Di Palma, che si è trincerato nel già stretto riserbo.
In questi anni si è occupato della 'Ndrangheta della Piana di Gioia Tauro e recentemente è stato applicato anche su Reggio Calabria per seguire delicate indagini. E' tra i firmatari dell'inchiesta "Cent’anni di storia", che riguarda lo scontro di Gioia Tauro tra i Piromalli e i loro ex alleati e imparentati, i Molè, scontro che ha causato numerosi morti tra le fila di questi ultimi, lasciando anche emergere i legami che i Piromalli tenevano con l’ex senatore Marcello Dell’Utri tramite il faccendiere italo-venezuelano Aldo Miccichè, per condizionare il voto degli italiani all’estero in favore di Forza Italia.
Altra inchiesta importante è stata quella "Mammasantissima" relativo al così detto "invisibile", l’avvocato Giorgio De Stefano, condannato a venti anni di reclusione con il rito abbreviato. Dopo quanto accasuto il prefetto di Reggo Calabria, Nicola Di Bari, ha convocato il Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica.