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tutino filippo marcello viapalestro da corrieredsEra accusato di essere il basista
di AMDuemila
Diventa definitiva l'assoluzione di Filippo Marcello Tutino, che era stato accusato di essere il presunto basista della strage mafiosa di via Palestro, avvenuta a Milano il 27 luglio del 1993 e in cui persero la vita 5 persone e altre 12 rimasero ferite a causa dell'esplosione di un'autobomba davanti al Padiglione d'Arte contemporanea. A stabilirlo, stando a quanto riferito dal difensore, l'avvocato Flavio Sinatra, è la sesta sezione della Corte di Cassazione che ha rigettato il ricorso della Procura generale del capoluogo lombardo. In primo e secondo grado l'accusa aveva chiesto la condanna all'ergastolo per aver partecipato al furto dell'auto che poi saltò in aria e di aver fornito supporto logistico agli esecutori materiali. Tuttavia Tutino era stato assolto in entrambi i processi a Milano e la sentenza è stata confermata dalla Suprema Corte. Non sono sufficienti, avevano spiegato i giudici di primo grado nelle motivazioni, le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, pur "attendibile" come Gaspare Spatuzza, per condannare all'ergastolo un imputato, quando mancano prove a suo carico.
L'attendibilità di Spatuzza, accertata anche nell'ambito di altri procedimenti sulle stragi di mafia, infatti, secondo i giudici, "non si deve confondere (...) con la verifica della sussistenza dei necessari riscontri alle dichiarazioni del collaboratore". Nessuno tra gli elementi forniti dal pentito sul coinvolgimento di Tutino nell'attentato "assume - aveva scritto il Tribunale - un valore decisivo di riscontro individualizzante" a carico dell'imputato.
Già in carcere ad Opera per la condanna inflitta dal gup di Palermo a 10 anni e 8 mesi per essere un affiliato alla famiglia mafiosa dei Brancaccio, il 13 gennaio 2014 Tutino si era visto notificare una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere con l'accusa di strage aggravata dalle finalità di eversione dell' ordine democratico e di aver favorito Cosa Nostra. Per la strage di via Palestro sono stati già condannati in via definitiva in passato molti dei protagonisti della stagione delle stragi compiute dalla mafia e che insanguinarono l'Italia negli anni '90: Totò Riina, Bernardo Provenzano, Leoluca Bagarella, i fratelli Graviano e Formoso, Matteo Messina Denaro e lo stesso Spatuzza.

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