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salvini di battista c imagoeconomicadi AMDuemila
Da qualche giorno, dopo la notizia della scorta tolta all'ex pm Antonio Ingroia e le parole del ministro degli Interni Matteo Salvini sulla possibilità di rimuoverla allo scrittore Roberto Saviano (“Saranno le istituzioni competenti a valutare se corra qualche rischio, anche perché mi pare che passi molto tempo all’estero”, aveva commentato ospite del programma tv Agorà su Rai3) sull'argomento si è acceso un certo dibattito. Così è emerso che sono 2100 gli agenti di pubblica sicurezza e delle forze dell'ordine impegnati nel garantire l'incolumità di 560 personalità italiane. Tra i soggetti a cui viene garantita la tutela, così come scritto da Il Fatto Quotidiano, vi sono diversi rappresentanti della politica (circa 70), della magistratura (260), dirigenti pubblici (circa 30), collaboratori di giustizia (circa 10), testimoni di giustizia, giornalisti (in questo elenco ovviamente ci sono anche cronisti minacciati dalle organizzazioni criminali come Lirio Abbate, Paolo Borrometi, Federica Angeli e Michele Albanese) e cosiddetti vip dell'informazione. Oggi, tramite Facebook, l'ex deputato "Cinque stelle", Alessandro Di Battista è intervenuto sul tema chiedendo a Matteo Salvini di togliere la scorta a quei rappresentanti della politica e quei giornalisti che non sarebbero effettivamente in pericolo di vita. "La storia delle scorte pazze è una vergogna tutta italiana - scrive - Non si tratta solo di sprechi, si tratta di privilegi e di forze dell'ordine sottratte al loro compito: quello di difendere i cittadini, non i potenti. Ci sono 560 persone sotto scorta in Italia, 165 in Francia, 40 in Germania e 20 nel Regno Unito. E' vergognoso. Magistrati e giornalisti minacciati ne hanno tutto il diritto. Tra l'altro ci sono "giornalisti" di frontiera, sconosciuti, che rischiano la vita davvero". Poi aggiunge: "Ma vogliamo parlare dei direttori di La Repubblica, La Stampa, Libero o Il Giornale? E poi Bruno Vespa? Ma stiamo scherzando? Con quel che guadagnano se la pagassero da soli la scorta. E poi i politici. La Boschi sotto scorta? Gasparri? Capisco che scrivere quelle scemenze su twitter l'abbia reso antipatico ma uno come lui merita al massimo un vaffanculo per strada, nulla di pericoloso insomma. E poi ‘ciaone' Carbone sotto scorta? Io mica lo sapevo. Fatemi capire vengono scortati perché stanno sui coglioni agli italiani? E poi ad un magistrato come Ingroia viene tolta? Siamo seri, Ingroia può stare simpatico o meno (per me la sua entrata in politica è stato un grandissimo errore e lo sa bene anche lui) ma ha indagatato, avendo ragione tra l'altro, sulla trattativa Stato-Mafia, trattativa reale, vera, accaduta". Infine Di Battista conclude: "Avrò fatto centinaia di comizi facendo spesso una battuta sulla scorta della Boschi (“non serve a difendere lei dai cittadini ma noi da lei”) ma adesso basta. Gli oltre 2000 agenti impegnati in questa roba hanno il diritto di fare il loro lavoro. Non sono entrati in Polizia per scortare i responsabili del declino dell'Italia. Salvini ha il dovere di intervenire immediatamente!".

Foto © Imagoeconomica