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caruana alfonso c ansadi AMDuemila
La sesta sezione della Corte di Cassazione ha annullato la condanna a 21 anni inflitta a febbraio 2017 dai giudici di secondo grado di Torino al boss Alfonso Caruana, capo delle famiglie siciliane Cuntrera-Caruana, recensito dalla rivista “Fortune” come uno degli uomini più ricchi del pianeta. E' passato alla storia come uno dei più grandi narcotrafficanti. A darne la notizia è il quotidiano “La Stampa”. Il “boss dei due mondi” fu indagato dal giudice Giovanni Falcone nel 1989, che si avvalse delle dichiarazioni di un pentito, Joe Cuffaro, ma non riuscì a incastrarlo. Anni più tardi, i carabinieri di Torino sono riusciti a scovarlo in Canada. E' stato poi estradato in Italia sotto richiesta dell'ex procuratore Marcello Maddalena per processarlo per uno dei più grandi sequestri di cocaina (5466kg, pura all'88,1%) della storia italiana. Non solo, anche per essere stato l'ispiratore di altre sette spedizioni di droga verso il Piemonte finanziate dai principali cartelli della 'Ndrangheta calabrese in uno joint venture con Cosa Nostra.
Dopo ventiquattro anni dal suo arresto non c'è ancora un esito processuale definitivo. Ora è tutto rinviato alla Corte d'Appello che dovrà esprimersi nuovamente su Caruana. E il processo dovrà ricominciare - quasi - daccapo.

Foto © Ansa

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