a cura dell'Associazione Nazionale Testimoni di giustizia
L'approvazione in legge dello Stato del disegno di legge di riforma dell'attuale programma di protezione sui testimoni di giustizia è un risultato di carattere eccezionale destinato a fare la differenza nel sostegno a coloro che, da onesti cittadini, hanno testimoniato nei processi contro le mafie. Da presidente dell'Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia, afferma Ignazio Cutrò, non posso che esprimere tutta la nostra gioia. Una legge, questa, continua Cutrò che abbiamo promosso e sostenuto sin dai suoi primi passi in Commissione Parlamentare Antimafia. Dedichiamo questa vittoria alle nostre famiglie che con coraggio e speranza non hanno ceduto alla disperazione nonostante le nostre vite siano state sconvolte in questi anni dalla prepotenza mafiosa certamente ma, anche a causa di una gestione non sempre efficace ed efficiente del programma di protezione e da una pessima arbitrarietà discrezionale del Ministero degli interni incapace persino di rispettare e riconoscere ai testimoni di giustizia pieni diritti di cittadinanza. Oggi questa legge rappresenta certamente una vittoria dei testimoni di giustizia e, più in generale, una vittoria di tutti coloro che si sono messi in gioco per raggiungere questo fondamentale traguardo. Una legge, questa, che sotto il profilo etico giuridico e sociale rappresenta un validissimo strumento di contrasto alle mafie. Oggi speriamo di avere chiuso per sempre questa amara pagina di ingiustizia mascherata dietro il volto di una giustizia sempre meno riconoscibile, come tale, negli ultimi anni.
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