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saguto silvana 3In tutto 15: anche Viminale, ministeri Giustizia ed Economia
di AMDuemila
Palermo. Sono 15 le richieste di costituzione di parte civile presentate al gup di Caltanissetta che celebra l'udienza preliminare su presunti illeciti nella gestione della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo. Il procedimento, a carico di 19 persone, vede imputati, tra gli altri, l'ex presidente della sezione Silvana Saguto, alcuni suoi familiari, l'ex prefetto di Palermo Francesca Cannizzo, amministratori giudiziari, un colonnello della Dia e i giudici Lorenzo Chiaramonte, Tommaso Virga e Fabio Licata. Gli imputati rispondono a vario titolo di corruzione, truffa e falso. Tra le richieste di costituzione di parte civile, su cui il giudice si pronuncerà alla prossima udienza, fissata il 13 luglio, ci sono la Presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero dell'Interno, il ministero della Giustizia e quello dell'Economia. Hanno chiesto di partecipare al processo anche diverse amministrazioni giudiziarie.
Hanno chiesto di costituirsi parte civile anche l'Agenzia nazionale per i beni confiscati, le amministrazioni giudiziarie dei sequestri e confische Rappa, Ingrassia, Acanto, Vetrano, Buttitta, Leone, Di Bella, Veragel, Motoroil, i dipendenti di Acanto, e i soci dell'imprenditore Rappa. Al centro dell'inchiesta, culminata a settembre del 2015 con una serie di perquisizioni negli uffici giudiziari della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, c'è la gestione dei sequestri e delle confische che per anni sarebbe ruotata attorno all'ex presidente e al suo cerchio magico. Secondo la tesi dell'accusa, alcuni fedelissimi della Saguto avrebbero avuto a turno le maggiori amministrazioni giudiziarie e in cambio il magistrato avrebbe ricevuto regali e favori. Tra i principali protagonisti c'è Gaetano Cappellano Seminara, avvocato e amministratore giudiziario che negli anni ha intascato parcelle milionarie. Cappellano Seminara ha però scelto il giudizio immediato e andrà direttamente a processo saltando la fase dell'udienza preliminare. La prima udienza si terrà il due ottobre davanti al Tribunale di Caltanissetta.
Nello stesso giorno in cui a Palermo si è tenuta l'udienza preliminare sui presunti illeciti nella gestione delle Misure di prevenzione del tribunale di Palermo, al Csm si è aperto il giudizio disciplinare a carico dei magistrati protagonisti della vicenda giudiziaria. Un'apertura per lo più formale, visto che si è proceduto a una serie di rinvii. E sopratutto alla sospensione di tutta quella parte che riguarda gli stessi fatti contestati in sede penale all'ex presidente della Sezione Silvana Saguto e ai giudici Lorenzo Chiaromonte, Tommaso Virga e Fabio Licata: è strettamente connessa alla vicenda giudiziaria, dunque potrà riprendere solo quando questa sarà stata definita. Oltre a condotte di rilevanza penale tutti i magistrati devono rispondere anche di comportamenti che costituiscono soltanto illecito disciplinare. Per questi aspetti i singoli procedimenti che li riguardano andranno avanti. Saguto dovrà tornare davanti alla Sezione disciplinare il 20 luglio prossimo per rispondere di una serie di contestazioni che le sono state mosse all'esito di un'ispezione: tra le altre l'emissione di provvedimenti privi di motivazione e il ritardo nel deposito delle sentenze. Virga - che era l'unico presente nell'aula Bachelet - tornerà il 7 settembre prossimo, mentre Chiaromonte e Licata (per il quale il rinvio è stato disposto anche perchè intanto il ministro della Giustizia Orlando gli ha promosso una nuova azione disciplinare) dovranno comparire nuovamente davanti al tribunale delle toghe il 14 settembre prossimo.

Fonte ANSA

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