Condanna per la Chaouqui e monsignor Balda
di AMDuemila
Assolti i giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi: a pronunciare la sentenza di primo grado il Tribunale del Vaticano, che nel processo per fuga di notizie li ha prosciolti "per difetto di giurisdizione”. Nello stesso dibattimento è stato assolto anche Nicola Maio, per non aver commesso il fatto. Condannati invece Francesca Chaouqui e monsignor Lucio Vallejo Balda, rispettivamente a 10 mesi (con pena sospesa) ed a 18 mesi di reclusione. Nei loro confronti sono cadute le accuse relative all'associazione nel processo Vatileaks 2, che si è occupato del trafugamento e della diffusione di documenti riservati. La sentenza è stata pronunciata oggi dal presidente del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano Giuseppe Dalla Torre.
I due giornalisti sono stati prosciolti per incompetenza del Tribunale, essendo cittadini italiani che non hanno compiuto alcuna azione entro i confini dello Stato Vaticano. Il Tribunale ha affermato nella sentenza la “sussistenza, radicata e garantita dal diritto divino, della libertà di manifestazione del pensiero e della libertà di stampa nell’ordinamento giuridico vaticano”.
"Non ho mai minacciato monsignor Balda e non ho mai passato documenti ai giornalisti", ha affermato Chaouqui dinanzi alla corte del Vaticano, durante le dichiarazioni spontanee pronunciate prima della camera di consiglio e della sentenza. "Volevo chiedere scusa alla Corte per altre dichiarazioni fatte durante il processo non mi rispecchiavano. Sono una persona orgogliosa, rabbiosa, e a volte dovrei tacere". "Mi è stata data la pena più alta - ha quindi proseguito - come se avessi costruito tutto da sola. Se la corte dovesse chiedere all'Italia di eseguire la sentenza, io e mio figlio passeremo i suoi primi anni di vita in galera”. Nuzzi e Fittipaldi, autori rispettivamente di "Via Crucis" e “Avarizia" (per i quali è partita un’imponente mobilitazione via twitter per la libertà di informazione) non avevano invece reso dichiarazioni spontanee prima della sentenza.
La vicenda aveva preso il via alla fine dell’ottobre 2015, quando furono arrestati Vallejo Balda e la Chaouqui, e in seguito con l’uscita in libreria, a pochi giorni di distanza, dei volumi di Fittipaldi e Nuzzi, che riportavano diversi documenti della Commissione Cosea sulle finanze vaticane di cui facevano parte il monsignore spagnolo vicino all’Opus Dei e la pr calabrese.
Foto © EFE
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