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maisano pina grassi c ansadi Francesca Mondin
Una donna minuta con un sorriso disarmante diventata un grande simbolo dell'antiracket e della lotta alla mafia ci ha lasciati.
Pina Maisano, 87 anni, ieri sera verso le 21.30 si è addormentata per sempre, lasciando la sua terra che tanto ha amato e per la quale ha dato tutta se stessa, senza mai arrendersi.
La vedova di Libero Grassi consegna ad ogni cittadino l'eredità di impegno civile e di responsabilità etica, quella che lei stessa ha portato avanti anche dopo l'uccisione del marito. La sua lotta ha inizio affianco a Libero quando negli anni '90 l'imprenditore denunciò un tentativo di estorsione e sfidò pubblicamente la mafia scrivendo una lettera al “geometra Anzalone”, nome di copertura dell’emissario. Una presa di posizione che ebbe un enorme risonanza mediatica, mai nessuno si era sognato, all'epoca, di sfidare in questo modo la mafia. Nell'agosto 1991 Libero Grassi venne ammazzato dalla mafia e dall'omertà dell'associazione industriali, dall'indifferenza dei partiti, dall'assenza dello Stato. La forza di Pina è stata quella di raccogliere questa eredità e portare avanti una rivolta culturale e sociale.

maisano pina grassi bnPrima come senatrice, nel 1992 divenne membro della commissione ai lavori pubblici, sciegliendo quella commissione perché “E' lì, negli appalti, la chiave di tutto”. Poi, finita l'esperienza parlamentare ha continuato il suo impegno nel sociale.
E' stata presidente onorario di Libero futuro e fino all’anno scorso ha partecipato attivamente a iniziative e incontri soprattutto nelle scuole. Come socia del Laboratorio Zen Insieme, si è impegnata per rimuovere le cause del disagio e superare le varie forme di marginalità che facilitano l'insediarsi della subcultura mafiosa, nel quartiere Zen di Palermo. Dal 2004 ha seguito i ragazzi di Addio pizzo offrendo il suo prezioso aiuto nella commissione di garanzia che filtra l’inserimento di commercianti/imprenditori nella lista “pizzo free”, ma soprattuto accogliendoli come “nipoti” e indicando, con l'esempio, la strada del cambiamento che parte dalla collettività.
"Grazie nonna - scrivono i ragazzi di Addiopizzo - hai segnato per noi una strada che ancora oggi proviamo a percorrere seguendo i passi tuoi e di Libero. Passi lievi, garbati e al tempo stesso determinati e forti. Non sempre siamo stati all'altezza della tua sagacia, della tua intelligenza e ironia, della tua generosità e della tua grande capacità di amare, ma siamo stati onorati di camminare insieme, accompagnati dal tuo esempio d'amore, sapiente e generoso, che trasformava ciò che fa star male, che provoca dolore e rabbia in capacità di essere qualcosa di diverso dalla violenza in cui siamo cresciuti. Grazie, nonna".

La redazione ANTIMAFIADuemila saluta con un ultimo ringraziamento Pina Maisano, esempio di dignità e libertà.

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