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nardo abitazionedi Antonio Nicola Pezzuto
La Direzione Investigativa Antimafia di Lecce ha confiscato, in via definitiva, il patrimonio di Francesco Russo, 63 anni, di Nardò. L’uomo era già stato condannato per tentata estorsione, rapina, sequestro di persona e porto illegale di armi da fuoco.
Il valore dei beni confiscati ammonta a 650mila euro. Tra gli immobili diventati proprietà dello Stato spicca una lussuosa villa di 540 metri quadrati, costruita in località Incoronata. Gli uomini della DIA hanno apposto i sigilli anche a due auto di grossa cilindrata, a sette terreni, a quattro conti correnti bancari e a un locale commerciale.
I giudici hanno riscontrato una forte sproporzione tra i redditi dichiarati e il cospicuo patrimonio accumulato.
Il provvedimento di confisca è divenuto irrevocabile lo scorso 20 ottobre e scaturisce dal sequestro eseguito nel 2013 a seguito di una proposta di applicazione di misura di prevenzione avanzata dal Direttore della Direzione Investigativa Antimafia a coronamento di minuziose indagini patrimoniali svolte dalla Sezione Operativa della DIA di Lecce.

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Il Russo era stato arrestato il 22 novembre 2010 nell’ambito dell’operazione denominata “Canasta” per il reato di concorso in estorsione.
Questa inchiesta della Procura Salentina aveva portato alla luce un sistema fondato su aste pilotate e truccate grazie alla complicità di insospettabili professionisti. Nelle indagini erano stati coinvolti anche uomini d’affari e pubblici ufficiali. Gli indagati, in tutto una quarantina, erano stati accusati, a vario titolo, di estorsione, turbata libertà degli incanti, abuso d’ufficio, peculato, corruzione, falsità materiale ed ideologica.
Sullo sfondo, i tentacoli di due tra le più potenti famiglie della Sacra Corona Unita: quella dei Padovano di Gallipoli e quella dei Coluccia di Galatina. L’indagine, tra le più importanti degli ultimi anni tra quelle portate a termine dalla Direzione Distrettuale Antimafia nel Salento, fu condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Lecce e coordinata dal PM Elsa Valeria Mignone. Le innumerevoli intercettazioni dimostrarono i rapporti della criminalità organizzata con i colletti bianchi. Un settore, quello delle aste giudiziarie, nel quale la Sacra Corona Unita si è dimostrata attiva al fine di accaparrarsi beni e riciclare denaro sporco.
Il Russo è molto conosciuto in città per essere stato impegnato in politica e nel mondo del calcio negli ultimi anni. Adesso, il suo patrimonio, accumulato illecitamente, passa nella piena disponibilità dello Stato.

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