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cannizzo francesca rita maria cop ansaScambio di favori con il giudice Saguto
di AMDuemila
Dietro proposta del ministro dell'interno Angelino Alfano il consiglio dei ministri ha rimosso il prefetto di Palermo Francesca Rita Maria Cannizzo. Dal Viminale arriva la precisazione che sarebbe stata la stessa Cannizzo a chiedere di andar via.
Nei giorni scorsi il nome del prefetto era finito nella vicenda della malagestione dei beni confiscati alla mafia, un'inchiesta nella quale sono coinvolti, tra gli altri, il giudice Silvana Saguto ed altri magistrati. Da ottobre la posizione del prefetto è al vaglio degli inquirenti di Caltanissetta. Oggetto di particolare attenzione alcune sue conversazioni intercettate con la Saguto, ex presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, indagata per corruzione aggravata, induzione alla concussione e abuso d'ufficio. Gli accertamenti sul ruolo del prefetto ruoterebbero attorno al rafforzamento della scorta al magistrato decisa a seguito della notizia, diffusa lo scorso 22 maggio da alcuni siti web e agenzie, che la mafia voleva uccidere la Saguto e Renato Natale, un altro magistrato. I magistrati nisseni sospettano che si sia trattato di un'operazione costruita ad arte. Emerge, tra le verifiche in corso, l'ipotesi che un ufficiale della Dia di Palermo avrebbe diffuso una notizia molto vecchia, riferita ad una nota dei servizi segreti che dava l'allarme per l'incolumità della Saguto, al fine di sollevare un clamore mediatico attorno alla giudice.
Il nome del prefetto Cannizzo, amica della Saguto, viene fuori già a fine settembre, pochi giorni dopo che la Finanza perquisisce gli uffici del tribunale. Il giudice, intercettata, avrebbe sollecitato un amministratore giudiziario, Alessandro Scimeca, ad assumere una persona. "Io ti devo chiedere il favore per il prefetto - dice il 28 agosto l'allora presidente delle misure di prevenzione - di quello là... da assumere, devi trovare ". Ma Scimeca resiste. "Io al prefetto l'aiuto pure, ma non con quella mansione, non con quella qualifica... non è proponibile, possiamo trovargli una cosa più modesta".

Dall'inchiesta emergono anche gli stretti rapporti tra le due donne. Il figlio di Saguto, che è uno chef, cucinò per una serata organizzata a Villa Pajno, residenza della Cannizzo. E ancora l'intercettazione imbarazzante, che prova l'uso ben poco istituzionale che della scorta faceva il magistrato, racconta di abiti del prefetto ritirati in tintoria dagli agenti di tutela del magistrato che, passava anche a prendere l'amica per andare al mare ed evitare, grazie alla blindata, il traffico cittadino.
Nei giorni scorsi il M5s aveva chiesto, in un'interrogazione parlamentare, la rimozione della Cannizzo.

Foto: ©ANSA/Mike Palazzotto