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ilardo luigi bndi AMDuemila
Nell'udienza del 25 settembre scorso al processo per l'omicidio del confidente dei carabinieri Luigi Ilardo, cugino del boss Piddu Madonia, è stato ascoltato l'ex capo mandamento di Vallelunga, Ciro Vara. Inoltre sono stati acquisiti i verbali di un altro pentito, Carmelo Barbieri, ex boss di Resuttana, che venerdì scorso non ha pero' testimoniato in aula.
"L'ordine di uccidere Ilardo era arrivato dal carcere perchè era un confidente dei carabinieri" sono queste le rivelazioni di Barbieri, ex boss di Gela che avrebbe incontrato Luigi Ilardo poco prima che fosse ucciso. Il pentito ha sottolineato che non avrebbe mai sospettato che il cugino di "Piddu" Madonia fosse un confidente dei carabinieri e solo dopo il delitto emerse la sua vicinanza con le forze dell'ordine.
"Rimanemmo più che stupiti - racconta ai magistrati il boss di Resuttana -Tutti i suoi familiari si fidavano dell'Ilardo, tanto che i primi giorni vi fu il sospetto che a commetterlo fosse stato un macellaio, con cui aveva avuto un alterco". A raccontare invece al Barbieri che era arrivato dal carcere l'ordine di eliminare Ilardo perchè confidente, sarebbe stato, secondo quanto detto dal pentito, il nipote di Madonia, Francesco Lombardo.
Per il collaboratore di giustizia "l'omicidio di Ilardo poteva essere stabilito solo dai soggetti apicali delle famiglie di Catania e di Caltanissetta".
Negli atti acquisiti al processo il Barbieri parla inoltre del ruolo che rivestiva Ilardo all'interno della famiglia di Caltanissetta. "Dopo la sua scarcerazione, nel 1994 assunse il ruolo di rappresentante provinciale di Cosa Nostra Nissena su indicazione dello stesso Madonia (imputato in primo grado come mandante dell'omicidio del cugino,ndr)".

Anche Ciro Vara, collaboratore di giustizia, ha detto di essere rimasto molto sorpreso della collaborazione di Ilardo con i carabinieri: "Ho saputo dal tg che Gino Ilardo era stato ucciso. Sono rimasto molto scosso. - ha raccontato in aula - Dopo qualche giorno ho saputo dai giornali che faceva il doppio gioco". L'ex boss di Vallelunga ha parlato anche del famoso incontro tra Luigi Ilardo e il capo corleonese Bernardo Provenzano detto "Binnu". "Ilardo incontrò Provenzano nell'autunno del 1995 a Mezzojuso" ha spiegato Vara. Questo gli aveva raccontato in carcere nel 2000 il capo di Mezzojuso Giovanni Napoli, che si era occupato di 'coprire' della latitanza di Binnu. In riferimento alla vicinanza di Ilardo alle forze dell'ordine, Napoli avrebbe confidato a Vara che Provenzano in confidenza gli aveva detto "di non crederci a questa storia".
Il pentito ha dichiarato inoltre che anche i catanesi Santapaola cercavano Ilardo: "Insinna mi ha parlato di Gino Ilardo e mi ha detto che lo stavano cercando i catanesi…. ritengo che lo cercavano per ammazzarlo".

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