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de-ficchy-luigiA darne notizia di questo fatto particolare è stato il sito Terzobinario.it.
di Giuliano Girlando - 10 agosto 2015

Quando il pm Michele Prestipino fu nominato dal plenum del Csm nel 2013, procuratore aggiunto della Dda della procura di Roma, Luigi De Ficchy ex procuratore capo di Tivoli ora procuratore capo a Perugia impugnò quella nomina facendo un ricorso che è stato bocciato dal Tar.

Il Tar del Lazio, con una sentenza ha respinto il ricorso proposto dall’ex Procuratore capo di Tivoli e adesso capo della Procura di Perugia, Luigi De Ficchy. Michele Prestipino resta dunque Procuratore aggiunto presso il Tribunale di Roma. La contestazione è partita dalla delibera del Csm dell’11 settembre 2013. Luigi De Ficchy partecipo’ alla procedura per la copertura dell’ufficio e poi vedendosi scavalcato dal collega Prestipino impugnò la delibera e l' atto ministeriale di nomina. Nella sentenza del Tar si legge che: “Cio’ che da sempre si chiede ai fini dell’apprezzamento della congruita’ della motivazione delle delibere di conferimento degli uffici direttivi e semidirettivi della magistratura ordinaria e’, con la granitica giurisprudenza maturata sulla materia, che emergano, ancorche’ in modo sintetico, ma chiaro, esplicito e coerente, le ragioni in base alle quali l’organo deliberante, procedendo all’apprezzamento complessivo dei candidati, si sia convinto circa la preferenza da attribuire a un candidato rispetto agli altri..Non puo’ dirsi che, sotto il profilo motivazionale, il percorso professionale del ricorrente sia stato sottostimato a indebito vantaggio del contro-interessato”. E, ricordando che “il parametro dell”anzianita” non costituisce piu’ uno dei canoni di valutazione degli aspiranti agli incarichi direttivi e semidirettivi”, per il Tar il Csm “ha ritenuto che il contro-interessato, avuto riguardo alle peculiarita’ dell’ufficio da conferire, vantasse il possesso di requisiti di merito e attitudinali di eccezionale livello” e il suo profilo professionale “si profilasse piu’ pregnante rispetto alle caratteristiche e ai requisiti richiesti dall’ufficio”. Il Csm “motivando esaurientemente, ha ritenuto il contro-interessato piu’ idoneo tenuto conto del fatto che trattavasi d’incarico il cui contenuto prevalente e’ lo svolgimento, e non il coordinamento, dell’attivita’ investigativa”.
Eppure Luigi De Ficchy è da sempre considerato un magistrato antimafia ed ha ottenuto negli ultimi anni da procuratore di Tivoli premi e riconoscimenti, partecipando sempre in prima fila agli eventi della Regione Lazio sulla lotte alle mafie in ultimo a novembre dello scorso anno l'evento “Lazio senza mafie”. Certo per una strana ironia della sorte, l'ultimo premio ricevuto quando ha lasciato Tivoli per Perugia ad aprile glielo ha consegnato Eligio Rubeis sindaco di Guidonia attualmente agli arresti domiciliari, accusato di corruzione ed abuso d'ufficio. E qualche mese prima di lasciare la procura di Tivoli il Partito Democratico di Tivoli con una delibera, poi ritirata, a firma dei consiglieri Alessandro Fontana e Manuela Chioccia ha proposto la cittadinanza onoraria al procuratore capo di Tivoli. Qualche mese dopo l' ex candidato sindaco del Pd e attuale consigliere ha ammesso in consiglio un finanziamento alla sua campagna elettorale da parte di Salvatore Buzzi. I casi strani della vita.

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