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giustizia-c-loraquotidiano.itdi Lorenzo Baldo - 7 novembre 2014
Stamane ha salutato i colleghi nel corso di una cerimonia celebrata nell’aula magna della Corte di Appello. Originario di Villabate, magistrato di notevole equilibrio, l’anno scorso a luglio, in occasione dell’anniversario della strage di via D’Amelio, rivelò di avere incontrato Paolo Borsellino al bar del palazzo di Giustizia tre giorni prima della strage
È andato in pensione il presidente della Corte di Appello di Palermo Vincenzo Oliveri, che stamane ha salutato i colleghi nel corso di una cerimonia celebrata nell’aula magna della Corte di Appello. Originario di Villabate, magistrato di notevole equilibrio, l’anno scorso a luglio, in occasione dell’anniversario della strage di via D’Amelio, rivelò di avere incontrato Paolo Borsellino al bar del palazzo di Giustizia tre giorni prima della strage: “Lo incontrai al bar, mi disse: Questa volta li fotto”.

A chi si riferiva Borsellino? Cosa aveva scoperto? ”Non glielo chiesi – ha aggiunto Oliveri in quell’occasione – ma il tono della sua voce era davvero deciso”. In un’aula affollatissima particolarmente sentiti sono stati gli attestati di gratitudine nei suoi confronti da parte di alcuni esponenti della magistratura siciliana tra cui il Procuratore Generale di Palermo, Roberto Scarpinato, il Presidente del Tribunale Leonardo Guarnotta (prossimo alla pensione), il Procuratore facente funzioni, Leonardo Agueci, il sostituto procuratore generale Mirella Agliastro, il rappresentante dell’avvocatura e degli uffici di cancelleria.
Dopo aver ripercorso le tappe salienti della sua carriera di magistrato Oliveri ha ringraziato diversi colleghi, tra questi anche il Presidente della IV sezione penale, Mario Fontana, per “le sue mirabili sentenze”. Chissà se tra queste annovera anche quella di assoluzione nei confronti degli ex ufficiali del Ros Mario Mori e Mauro Obinu al processo per la mancata cattura di Provenzano che tante polemiche ha sollevato a suo tempo.
Certo è che al Palazzo di Giustizia si ricordano in molti le parole di Oliveri nei confronti del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, all’apertura dell’anno giudiziario 2014: “Abbiamo un debito di riconoscenza nei confronti del Capo dello Stato, per cui quando si è tentato di offuscare la sua immagine con il sospetto di sue interferenze in un grave procedimento in corso qui a Palermo, sospetti che i nostri giudici hanno dichiarato da subito totalmente infondati”.
Da dopodomani la reggenza passerà al Presidente della Terza sezione, Ivan Marino, in attesa della nomina del nuovo dirigente della Corte di Appello. Tra i favoriti l’attuale Presidente del Tribunale di Agrigento Luigi D’Angelo.

Tratto da: loraquotidiano.it

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