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macaluso-emanueleda loraquotidiano.it - 24 ottobre 2014
Definire “giornalucoli” quelle pubblicazioni che non rispondono ad alcuna ginnastica di obbedienza, è un vecchio difetto che la sinistra italiana non ha mai smesso di coltivare. Eppure, pensavamo che alcuni intellettuali di lungo corso, come Emanuele Macaluso o l’ex magistrato Peppino Di Lello, avvezzi a navigare nelle tempestose acque della partitocrazia italiana, avessero ormai metabolizzato gli anticorpi di un virus che troppo spesso, in passato, ha contagiato la “meglio politica” italiana. Ieri a Palazzo Riso, nel corso della presentazione del libro “I Santuari”, Macaluso ha definito “i Quaderni de L’Ora ”un giornalucolo” e Di Lello ha definito ”cosiddetti giornalisti” gli autori dei pezzi su Napolitano e sul garantismo di sinistra, che da Fiandaca è arrivato fino a Renzi.

I ”cosiddetti giornalisti” sono Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza, direttore e condirettore di questo giornale. La loro colpa? Aver invitato Napolitano a raccontare ai pm di Palermo tutto quello che ”sa” (come ha scritto Loris D’Ambrosio, suo consigliere giuridico, nella lettera inviatagli il 18 giugno 2012, poco prima di morire stroncato da un infarto) sugli ”indicibili accordi” che tra l’89 e il ’93 pezzi delle più alte istituzioni dello Stato intavolarono con i boss di Cosa nostra per fermare lo stragismo. Ci si accusa, quindi, di non avere ”senso dello Stato”. Evidentemente, chi chiede di conoscere la verità su questo “patto” scellerato è colpevole di non tutelare le Istituzioni. E chi tratta con la mafia, invece?

Tratto da: loraquotidiano.it

Apprendiamo che nella stessa conferenza anche Antimafia Duemila è finita nella “black list” di Macaluso e Di Lello. Le dichiarazioni di entrambi sui “cosiddetti giornalisti” sono un insulto all’intelligenza e si commentano da sole. E’ evidente che di fronte alla ricerca della verità c’è chi preferisce allinearsi al sistema di potere. Massima solidarietà ai colleghi Lo Bianco e Rizza e a tutta la redazione de I Quaderni de L’Ora.
La Redazione di Antimafia Duemila

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