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da loraquotidiano.it - 20 ottobre 2014
Scomodi, irriverenti, senza bavaglio. Sempre pronti a denunciare alchimie politiche e consorterie occulte che hanno messo in ginocchio il sistema economico e sociale italiano: senza reticenze né dietrologie, senza ammiccamenti né strizzatine d’occhio, con inchieste e servizi basati su un’oggettiva lettura dei fatti. E soprattutto, senza paura. Dopo due anni di stop, torna il giornalismo indipendente de I Quaderni de L’Ora.
E torna da oggi sul web con un quotidiano che – lo diciamo senza presunzioni – intende raccontare la Sicilia senza i conformismi, le piaggerie e le cronache in ginocchio. Lo diciamo sulla scorta di una scuola di giornalismo che ci ha insegnato il primo dei valori professionali di questo mestiere: l’indipendenza.
Scriveva Michele Perriera l’8 maggio 1992, sull’ultimo numero de ”L’Ora”, che ”il regno del giornalismo democratico è nel piacere di svelare e nel dovere di denunciare”. Ci concederemo questo piacere e ci imporremo questo dovere tra i misteri giudiziari irrisolti e gli scandali del rapporto mafia-politica, raccontando cosa c’è dietro lo sperpero del denaro pubblico, i falsi modelli di una subcultura del parassitismo, e i trasformismi e gli opportunismi di partiti senza più idee. In un paese in cui lo squallido dossieraggio talvolta viene spacciato per giornalismo investigativo, la continuità con le nostre radici professionali è la garanzia di un giornalismo “tradizionale”, quasi “artigianale”, che ha come unico punto di riferimento l’articolo 21 della Costituzione.
Seguiteci. Non ve ne pentirete.
Tratto da: loraquotidiano.it
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