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ustica-martello-sentenzadi AMDuemila - 9 ottobre 2014
Palermo. Riconosciute delle “Condotte illecite” riferibili a rappresentanti dello Stato sulla strage di Ustica. Questo quanto scritto nella sentenza del giudice monocratico di Palermo, Sebastiana Ciardo che ha condannato i ministeri della Difesa e dei Trasporti a risarcire i 14 familiari di sei, delle 81 vittime morte nella tragedia aerea di Ustica il 27 giugno 1980, attorno alla quale aleggiano non pochi misteri e punti non chiariti. Ancora non è chiaro infatti chi furono quelli che idearono e ordinarono la strage, proprio in quel momento e in quel luogo. ''Solo con la conclusione delle indagini penali e dopo l'individuazione delle possibili cause del disastro – ha scritto il giudice- è stato possibile enucleare una condotta illecita riferibile alle amministrazioni dello Stato” che “avrebbero dovuto vigilare ed indicare altra rotta idonea da seguire e, in ogni caso, porre in essere ogni utile accorgimento e condotta necessaria a scongiurare la collisione” essendo a “conoscenza che lo spazio aereo percorso dal Dc9 era interessato da operazioni militari”. Ma soprattutto condotte illecite relative anche "alla dimostrata attività di ostacolo e di depistaggio posta in essere, nel corso degli anni, allo scopo di impedire una rapida e veritiera individuazione delle effettive cause del disastro, con occultamento di prove significative e di indizi essenziali alla scoperta della verità'''. Il giudice ha rigettato l'eccezione di prescrizione sollevata dai ministeri e ha citato le varie sentenze - sempre dopo i ricorsi di altri familiari delle vittime - del tribunale, della corte d'appello e della Cassazione.

I ministeri della Difesa e dei Trasporti sono stati quindi condannati a risarcire con 5 milioni e 637.199 euro i 14 familiari - o eredi di essi - di Annino Molteni, Erica Dora Mazzel, Rita Giovanna Mazzel, Maria Vincenza Calderone, Alessandra Parisi e Elvira De Lisi morti nella strage.

Fonte ANSA

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