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borsellino-salvatore-rita-ulivoClaudia Loi, sorella dell'agente uccisa "Ancora poca chiarezza"
di AMDuemila - 19 luglio 2014
"Pensiamo che non sia opportuno che in via D'Amelio vengano le persone che hanno perso il diritto di ricordare Paolo, è una polemica che non ho voluto, ma qui deve venire chi sente il bisogno di farlo, anche se sono poche persone" ha dichiarato Rita Borsellino in via D'Amelio, dove sono iniziate le manifestazioni di commemorazione per la strage in cui furono uccisi il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti di scorta 22 anni fa. "Non ho mai attaccato le istituzioni, semmai - ha poi precisato - sono le persone che talvolta occupano dei ruoli da cui dovrebbero essere allontanate". E rispondendo ai giornalisti sugli sviluppi del processo sulla trattativa Stato-mafia e sulla strage di via D'Amelio: "Parliamo di quello che è accaduto in questi 20 anni, quando la verità sembrava a portata di mano e invece è stata occultata per costruirne un'altra, a chi interessava e perché? Siamo vicini ai magistrati che lavorano su un terreno minato". Le primissime indagini sulla morte di Borsellino furono infatti pesantemente depistate costruendole ad arte sulle dichiarazioni del falso collaboratore di giustizia Vincenzo Scarantino, che a distanza di anni ha denunciato alcuni appartenenti al gruppo investigativo per le violenze subite. "Bisogna stare molto attenti, ma non alimentare polemiche create ad arte per distogliere l'attenzione dalle cose importanti" ha concluso la Borsellino.

Nel giorno in cui si ricorda la strage di via D'Amelio prendono il via una serie di iniziative a Palermo e in Sicilia ma anche in altre parti d'Italia: "Sono passati 22 anni dalla morte di mia sorella, 22 anni che aspettiamo di conoscere la verità, ma io sono fiduciosa, prima o poi arriverà" ha detto Claudia Loi, sorella della poliziotta Emanuela Loi morta insieme agli altri componenti della scorta e al giudice Paolo Borsellino. Insieme al fratello Marcello era presente questa mattina a Sestu (Cagliari) alla cerimonia di commemorazione delle vittime della strage. Presenti anche i giovani dell'associazione "Libera" arrivati appositamente dal campo di volontariato creato a Gergei in un terreno confiscato a una organizzazione loi-claudiacriminale. A loro don Massimiliano, cappellano della Questura di Cagliari, ha dedicato la sua omelia sottolineando l'importanza del volontariato come missione e impegno. Agli stessi giovani Claudia Loi si è voluta rivolgere raccontando loro la sua storia e quella di Emanuela, "una ragazza semplice che amava i bambini" e che si è commossa mentre i ragazzi passavano davanti alla tomba di Emanuela per lasciare una rosa bianca. Claudia Loi non ha nascosto la sua amarezza per le indagini sulla strage. "Ci sono ancora tante incertezze - ha commentato - e ancora poca chiarezza in tutta la vicenda. Io sono una persona ottimista e mi aspetto che un giorno o l'altro qualche cosa si saprà". Una speranza che coltivano anche i volontari di "Libera". "Questi giovani sono testimoni della giustizia - ha quindi sottolineato Gian Piero Farru, referente di Libera Sardegna - vogliono la verità sulla strage che ancora dopo 22 anni non c'è. Oggi siamo qui per ricordare le vittime di quel terribile giorno". Alla manifestazione ha partecipato anche una rappresentanza della Questura di Cagliari e il sindaco di Sestu. Sempre per ricordare le vittime di via D'Amelio il Movimento Sociale Sardo Destra Regionale ha organizzato per questa sera alle 19 una fiaccolata che partirà proprio da piazza Falcone e Borsellino a Cagliari.

Fonte ANSA