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scortacivica-pedalatadi Miriam Cuccu - 9 marzo 2014
E' una pedalata collettiva, per la legalità, per la giustizia e per dare un nuovo segnale di sostegno ai giudici di Palermo nel mirino di Cosa nostra quella che si è svolta questa mattina lungo le vie di Palermo. “L'iniziativa è andata molto bene” hanno detto i portavoce del movimento Scorta civica, che hanno organizzato l'evento “la biciclettata voleva toccare tutti i punti dove abitano i magistrati”.
Le bici sono partite dal Teatro Massimo in Piazza Verdi per poi percorrere via Pignatelli Aragona, Piazza San Francesco di Paola, via Sammartino, via Costantino Nigra, via Salinas, via Domenico Costantino, via Generale di Maria, Piazza Boiardo, via Emanuele Notarbartolo, via Umberto Giordano, via Principe di Paternò, via Giuseppe Sciuti, via Terrasanta, Piazza Diodoro Siculo, via La Farina e via Libertà, con una sosta davanti all'abitazione del pm Nino Di Matteo.

Per lui e per gli altri magistrati che si occupano del processo sulla trattativa le associazioni e i cittadini appartescortacivica-pedalata2nenti a Scorta civica presenziano a turno davanti al Palazzo di Giustizia contro l'ostilità e l'isolamento che circondano le indagini sui rapporti tra Stato e mafia.All'indomani della consegna, da parte di Salvatore Borsellino, fondatore del movimento Agende Rosse, di una petizione per chiedere l'immediata disposizione del bomb jammer (l'apparecchio che intercetta le onde radio impedendo così di azionare un ordigno esplosivo) per Di Matteo e la sua scorta, l'evento di questa mattina ha rappresentato una ulteriore occasione per i cittadini di manifestare la propra vicinanza al pubblico ministero e alla sua famiglia. All'arrivo di una trentina di biciclette di fronte all'abitazione, il magistrato con la moglie e i figli ha incontrato – all'interno dell'atrio, per motivi di sicurezza – una piccola delegazione del gruppo. Fuori, un lungo applauso insieme al suono di tanti campanellini e agli slogan “siamo tutti Di Matteo” e “fuori la mafia dallo Stato”. Il pm e la moglie hanno ringraziato, visibilmente commossi, tutti i partecipanti. La vista delle bici disposte una accanto all'altra vicino alle auto della scorta testimonia la volontà di molti, palermitani e non, di fare quadrato attorno al magistrato preso di mira da Totò Riina che dal carcere di Opera ha emesso vere e proprie condanne a morte nei suoi confronti.scortacivica-tribunale
Il presidio di Scorta civica a Palermo, in corso dallo scorso 20 gennaio, è stato seguito da numerose altre manifestazioni in molte città d'Italia in segno di solidarietà per Di Matteo e gli altri pm del pool. Proprio il prossimo 12 aprile è indetta a Roma, davanti al Ministero dell'Interno, una manifestazione contro il silenzio delle istituzioni, che ora più che mai hanno il dovere di prendere posizione di fronte alle inquietanti minacce del boss corleonese nei confronti di Di Matteo. Ma soprattutto di farsi portavoce della richiesta di verità sulla trattativa che chiedono a gran voce i familiari delle vittime di mafia, le associazioni e i semplici cittadini, che ancora viene palesemente occultata e, ancora più gravemente, ostacolata.

foto1-2 © Alfredo Russo  foto3 ©Armando Carta

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