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monforte-filippo-1Tra gli arrestati l'ex deputato regionale Susinni e l'ex sindaco Monforte
di Savino Percoco - 10 dicembre 2013
Catania. Ancora una pagina di cronaca nera accende i riflettori sul piccolo centro catanese di 13.000 abitanti. All’alba di quest’oggi, 100 militari hanno arrestato 10 persone, in esecuzione del provvedimento di custodia cautelare emesso dal Gip su richiesta della Dda di Catania.
In carcere, tra gli altri, l'ex sindaco di Mascali, Filippo Monforte (foto), l’ex capogruppo del PRI all’assemblea regionale siciliana già primo cittadino di Mascali, Biagio Susinni e il presunto esponente dei Laudani Alfio Romeo e Alfio Luciano Massimino, appartenente alla famiglia di noti costruttori edili, e nipote degli storici Presidenti del Calcio Catania, Angelo e Salvatore.
I reati contestati sono di corruzione aggravata dal metodo mafioso per presunti rapporti tra ex amministratori del Comune di Mascali (sciolto per mafia nel 2013 su indagine dei militari dell'Arma di Giarre), imprenditori etnei e referenti mafiosi del clan Laudani.
L’indagine ha evidenziato aspetti corruttivi relativi alle concessioni edilizie ed alla materia urbanistica, rilevando un particolare modello gestionale adottato da Susinni e Monforte improntato all’illecito e malaffare per tornaconto personale agevolando professionisti e imprenditori amici. Inoltre, secondo gli inquirenti, la rete dei rapporti di Susinni, ha permesso l’estorsione di denaro mediante promesse d’intervento presso la Corte di Cassazione e l’Università di Messina in modo da pilotare alcune sentenze e favorire gli studenti per il superamento dei test di ingresso per la facoltà di Medicina e Farmacia o esami di Giurisprudenza.
Il provvedimento restrittivo scaturisce da un'indagine condotta dalla compagnia di Giarre dal gennaio 2011, il cui esito ha portato allo scioglimento del consiglio comunale di Mascali per infiltrazione mafiosa nell'aprile 2013 e all’ancora presente commissariamento. Nel decreto che ha disposto lo scioglimento, viene evidenziata la reciditività dei alcuni amministratori oggi in manette, già presenti nel 1992, in occasione del primo scioglimento del Comune, dovuto a pressanti condizionamenti degli amministratori locali da parte della criminalità organizzata e abuso d’ufficio a fini di lucro.
susinni-biagio-1Tra questi emergono due in particolare, il primo, Biagio Susinni (foto di destra), ex deputato regionale, nel 2000 è stato arrestato per scontare una condanna a 3 anni e 4 mesi di reclusione per accuse di corruzione risalenti a un periodo compreso tra il 1991 e il 1994 in abusi edilizie e appalti pubblici.

ll secondo, Filippo Monforte, ultimo sindaco prima dell’attuale commissariamento, arrestato anch’egli nel 1991 quando esercitava la carica di assessore con deleghe alla viabilità e al traffico. Quest’ultimo fu indagato, nel gennaio scorso, nell'ambito dell'inchiesta Nuova Ionia della Procura di Catania, che è in fase di richiesta di rinvio a giudizio, su rifiuti e mafia. Indgini dove il reato ipotizzato nei suoi confronti, a conclusione di indagini della Dia, era di corruzione. In quell'occasione venne sollecitata una richiesta di arresto dalla Procura che fu rigettata sia dal gip sia, successivamente, dal Tribunale del riesame di Catania. Ed oggi Monforte torna ad essere tirato in ballo in un'inchiesta di mafia. 
In manette, oltre ai su citati, Barbatano Vincenzo, Vito Musumeci, Carmelo Nicodemo, Leonardo Patanè, Alfio Romeo, Francesco Sorbello e Ugo Vasta.

Il video degli arresti: Clicca qui!

Nelle foto gli arrestati tratte da cataniareport.com
Alfio Massimino, Filippo Monforte, Biagio Susinni, Alfio Romeo, Vincenzo Barbatano, Vito Musumeci, Carmelo Nicodemo, Leonardo Patanè, Francesco Sorbello, Ugo Vasta.

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