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di-matteo-c-giorgio-barbagallo-2013-3da ilsitodipalermo.it - 15 novembre 2013 - VIDEO
Intervistato dalla trasmissione di Rai 2 "Punto di vista", il pm palermitano chiede un coinvolgimento complessivo e corale per combattere le nuove minacce di Cosa nostra.
"L'Antimafia si chieda, scopra e capisca cosa c'è dietro le ultime dichiarazioni di Salvatore Riina. Per quanto mi riguarda credo che non bisogna ripetere gli errori del passato, quando i magistrati venivano lasciati soli, delegittimati e poi assassinati". Lo ha affermato il sostituto procuratore di Palermo, Nino Di Matteo, oggetto delle minacce pronunciate dal boss corleonese parlando con un compagno di cella nel carcere milanese di Opera, dopo l'ultima udienza del processo sulla trattativa Stato-mafia.

Intervistato da Francesco Vitale del Tg2 in un'esclusiva in onda su Rai Due nella trasmissione "Punto di vista", condotta da Maurizio Martinelli, in studio con lo stesso Vitale e con il giornalista dell'Espresso Lirio Abbate, da anni scortato e recentemente minacciato per le sue inchieste su mafia e politica a Roma. Il magistrato palermitano  ha aggiunto "di essere scortato adeguatamente e ringrazio i carabinieri ma - ha avvertito - mi auguro che lo stesso avvenga anche per gli altri miei colleghi che sostengono l'accusa nel processo Stato mafia" (il procuratore aggiunto Vittorio Teresi e i sostituti Francesco Del Bene e Roberto Tartaglia). Il Pm  ha affermato anche "di avere ricevuto grande solidarietà dalla gente comune ma non dalla politica".

Tratto da: ilsitodipalermo.it

Foto © Giorgio Barbagallo

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