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grasso-valeria-web0di AMDuemila - 4 agosto 2013
Non accenna a diminuire la pressione nei confronti della testimone di giustizia Valeria Grasso (foto). Questa notte ignoti sono entrati nel giardino della sua abitazione siciliana e hanno prelevato la bicicletta del figlio minore per poi ricollocarla al centro del vialetto di fronte al suo domicilio. Con molta probabilità l’accaduto si è verificato al cambio di turno della vigilanza dinamica che si occupa di controllare la casa della famiglia Grasso. Immediatamente è stata fatta la denuncia alla locale stazione dei Carabinieri. Il sinistro segnale colpisce la testimone di giustizia nei suoi affetti più cari in un momento nel quale la stessa Valeria Grasso è particolarmente provata dal silenzio istituzionale a seguito della mancata erogazione dei contributi nei suoi confronti. Di fatto al momento non c’è stata alcuna risposta da parte del Nop, ne tantomeno da parte di altri organi preposti alla gestione dei testimoni di giustizia. Nessuno ha fornito una motivazione sulla ragione della sospensione economica di quanto spetta di diritto alla famiglia Grasso.

L’episodio odierno colpisce ulteriormente la stabilità psico-fisica di un’intera famiglia. Si cerca di sfiancare Valeria Grasso attraverso un atto dimostrativo legato alla figura del figlio più piccolo. Fino a quando le nostre istituzioni continueranno a ignorare le richieste legittime di un testimone di giustizia come la signora Grasso verrà confermata la teoria dell’esistenza di un vero e proprio Stato-mafia. Nei confronti del quale non resta che opporre una civile ma determinatissima opposizione prima che i suoi figli migliori finiscano per arrendersi.
Auspichiamo fortemente che alla famiglia di Valeria Grasso venga restituito immediatamente quanto spetta secondo la legge, augurandoci altresì che sull’increscioso avvenimento di questa notte venga fatta luce al più presto.

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