Sarà fatto brillare in una cava del palemritano
di AMDuemila - 5 luglio 2012
È stata fissata per il 10 luglio, in una cava in disuso della Italcementi di Torretta, nel Palermitano, la perizia sul tritolo trovato sotto terra nella giardino dell'abitazione di Massimo Ciancimino dopo il suo arresto, ad aprile 2011. Lo ha deciso il gip Vittorio Anania. I candelotti che sarebbero stati consegnati al testimone a Bologna e che questi portò in auto fino a Palermo, saranno fatti brillare per verificarne il potenziale esplosivo.
Devastante secondo i consulenti della Procura, che contesta a Ciancimino il reato di detenzione illegale di esplosivo; praticamente irrilevante, secondo i consulenti della difesa. Da qui l'esigenza di accertare tramite incidente probatorio l'effettiva pericolosità del tritolo, che a dire dell'imputato gli sarebbe stato dato per indurlo a non parlare più con i magistrati, ai quali raccontava i segreti della trattativa Stato-mafia. In un primo momento l'esplosione era stata programmata fuori dalla Sicilia, ma esigenze di sicurezza avrebbero indotto il perito del gip a non spostare l'esplosivo.