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lombardo-raffaele-web0Dichiarazioni spontanee per il Presidente della Regione. Rosario Di Dio si avvale della facoltà di non rispondere.
di Monica Centofante - 15 maggio 2012
Si è avvalso della facoltà di non rispondere il boss Rosario Di Dio, chiamato questa mattina a deporre nell’ambito del processo che vede imputati, davanti al giudice monocratico, il Presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo e suo fratello Angelo, parlamentare nazionale del Mpa. Entrambi accusati di voto di scambio semplice.

Nel corso dell’udienza celebrata nell’aula bunker di Bicocca, a Catania, Di Dio, imputato di reato connesso e collegato in videoconferenza dal carcere in cui è recluso al 41 bis, ha preferito non sottoporsi all’interrogatorio del giudice Fichera. Che avrebbe dovuto sentirlo in merito all’accusa secondo la quale Raffaele Lombardo si sarebbe recato a casa del boss, a Ramacca, per chiedergli sostegno elettorale. Circostanza che emerge da un’intercettazione tra il Di Dio e il medico Salvatore Astuti, che nel 2009 al boss chiedeva: “Ti ricordi quando (Raffaele Lombardo ndr.) è venuto da te ad Aci Sant’Antonio, quando non era nessuno, te lo ricordi?”. Risposta: “Certo che me lo ricordo … La sera prima delle votazioni, avevo la sorveglianza speciale, è venuto qua con suo fratello Angelo, si è mangiato otto sigarette…”.
Il Governatore - che ha sempre negato la vicenda e ha invece confermato di aver incontrato altre volte il Di Dio, ma in un distributore di benzina di cui è gestore – ha chiesto la parola, questa mattina, dopo aver ascoltato il lungo interrogatorio dell’ufficiale del Ros dei Carabinieri che ha coordinato le indagini sull’inchiesta Iblis.
”Intendo ribattere punto su punto”, ha esordito Lombardo, che in risposta alle accuse ha negato il suo appoggio alla ditta Safab: “Se c’era qualcuno che appoggiava la Safab in Sicilia erano altri. La ditta doveva partecipare alla realizzazione di termovalorizzatori che noi abbiamo demolito”.
Al termine delle dichiarazioni spontanee si è detto soddisfatto: “Credo anche oggi di avere demolito ogni accusa e continuerò a seguire udienza per udienza questo processo che – dice lui - è fatto tutto di fandonie".

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