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di AMDuemila
Davanti al gup del Tribunale di Bari Rossana De Cristofaro è iniziato, con le richieste di costituzione di parte civile dei Comuni di Bari e Terlizzi e dell'associazione Antiracket, il processo con rito abbreviato chiamato “Pandora” che si celebra ai danni di 90 presunti affiliati ai Clan Diomede-Mercante e Capriati di Bari. Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa pluriaggravata, tentati omicidi, armi, rapine, furti, lesioni personali, sequestro di persona e violazioni della sorveglianza speciale. Tra questi che hanno scelto il rito abbreviato ci sono i boss di Bari e Bitonto Nicola Diomede e Domenico Conte, insieme a loro altre dieci persone sono a processo per gli stessi reati con il rito ordinario in Tribunale a Bari. Le indagini dei Carabinieri del Ros hanno documentato a carico dei 100 imputati un decennio di affari illeciti e le ramificazioni dei due clan, federati tra loro nell'intera regione, da Bitonto a San Severo, passando per Altamura, Gravina, Valenzano, Triggiano e il Nord Barese, accertando anche collegamenti con le altre organizzazioni criminali pugliesi, oltre a rapporti commerciali (per l'approvvigionamento della droga) con 'Ndrangheta, Cosa Nostra e Camorra. La prossima udienza, nell'aula bunker di Trani, si terrà il 22 maggio.

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