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circolo-arci-pugliadi Antonio Nicola Pezzuto - 18 gennaio 2013 - FOTO
I gestori del locale, circa un mese fa, avevano ricevuto pesanti minacce estorsive.
Devastato il circolo “Guernica” di Arnesano (Le), il più grosso tra quelli affiliati all’ Arci, l’ associazione ricreativa culturale italiana della provincia di Lecce che conta circa quattromila iscritti. Richieste estorsive e minacce a mano armata hanno preceduto il raid che ha causato oltre 25mila euro di danni, purtroppo non coperti da assicurazione.

Il circolo, che è situato alla periferia del paese, ospita serate di musica e ballo, teatro, riunioni di pugilato e arti marziali, incontri culturali.
I gestori del locale, circa un mese fa, avevano ricevuto, in più occasioni, gravi minacce estorsive.
Proprio qualche giorno prima di Natale si è verificato l’ episodio più grave. Un individuo a viso scoperto e armato di pistola ha rivolto richieste estorsive, mentre gli puntava la pistola alla tempia, ad uno dei responsabili del club. Questo fatto è stato denunciato il 19 dicembre scorso.
I malviventi, pochi giorni fa, sono passati ai fatti riuscendo ad entrare furtivamente nel locale, una ex fungaia ricavata all’ interno di una cava, ristrutturata e arredata in economia dai gestori, tutti giovani dai 20 ai 38 anni che, allo scopo, hanno utilizzato materiali riciclati o avuti in regalo da conoscenti e amici. I banditi hanno distrutto tutto quello che hanno potuto servendosi di mazze e martelli. Arredi, suppellettili, sanitari sono stati devastati dalla furia dei criminali.
I devastatori non si sono limitati a distruggere ma hanno anche rubato apparecchiature elettroniche per l’ intrattenimento tra cui mixer, impianti sonori, luci e perfino le bevande custodite nel locale.
Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della stazione di Monteroni che hanno avviato le indagini. Purtroppo il locale è sprovvisto di impianto di allarme e di videosorveglianza.
Le minacce, inoltre, sarebbero state precedute da una telefonata.
“Una strana telefonata di un uomo che voleva in affitto il locale per una serata. Gli risposi che il circolo ospita eventi e che non potevamo soddisfare la sua richiesta. L’ uomo cominciò a perdere la pazienza e pretendeva un appuntamento per poterne parlare di persona. Quando gli ho chiesto di presentarsi mi ha detto: “Suntu n’ amicu” (Sono un amico n.d.a.), inventandosi un nome fittizio e spacciandosi per un certo Giuseppe”. Questo è quanto ha dichiarato Luigi Valiani, 37 anni di Lecce, presidente e primo responsabile del circolo di Arnesano.
Ma, a quell’ appuntamento, Valiani non potette presenziare per problemi familiari.
La pistola alla tempia se l’ è vista puntata Raffaele Gorgoni: “Mi trovavo in quel momento presso la struttura – spiega la vittima – quando è entrato un giovanotto che mi ha chiesto del presidente. Quando gli ho detto che non c’ era, ha chiesto a me di uscire dal locale perché un tizio voleva parlare con un responsabile. Fuori mi sono ritrovato faccia a faccia con uno sconosciuto che era a volto scoperto e che mi ha puntato la pistola dicendomi che noi dell’ associazione dovevamo pagare l’ affitto”.
Il giorno successivo, l’ episodio è stato denunciato alle forze dell’ ordine.
“E’ chiaro che, quanto accaduto – riprende Valiani – è una risposta alla nostra opposizione. Hanno distrutto tutto e rubato attrezzature di valore. Un avvertimento per farci capire che non stavano scherzando. Ma andremo avanti anche grazie all’ aiuto di tanti volontari e spiace che sia stato creato un danno non solo all’ associazione ma anche a dei soci che avevano messo a disposizione attrezzature di proprietà. Uno dei mixer rubati apparteneva a un nostro amico. Sapremo rialzarci.  Ci incoraggia il tamtam di solidarietà che ci dà la forza per continuare a non abbassare la testa davanti a questi soprusi. Non abbiamo paura, ma non stiamo vivendo questi giorni nemmeno tanto a cuor leggero. Qualcuno può pensare chissà quale volume d’ affari ci sia, ma non sa che questo circolo punta soprattutto sulla promozione sociale ed è stato allestito nella massima economia con arredi riciclati o con suppellettili realizzati con le nostre mani”.
Solidarietà ai ragazzi del “Guernica” è stata espressa anche da Alessandro Cobianchi, presidente regionale di Arci e dell’ associazione Libera di Don Luigi Ciotti che non ha fatto mancare la sua vicinanza anche tramite la referente provinciale Marisa Capone.
La volontà di non mollare e di andare avanti con maggiore forza e convinzione è stata ribadita anche dalla responsabile provinciale di Arci Anna Caputo: “Il circolo non chiuderà. Sabato riprenderà normalmente la programmazione. Abbiamo bisogno di costruire un percorso di aiuto per questi ragazzi che operano facendo aggregazione sociale a costo zero per assicurare divertimento e svago a tanti giovani. Vogliamo trasmettere un forte segnale di legalità con una grande mobilitazione e con la collaborazione di cittadini che vogliono costruire dieci, cento, mille circoli come il Guernica di Arnesano e che, in questo momento, desiderano essere solidali coi gestori che hanno perso gran parte delle loro attrezzature messe su con grandi sacrifici e con l’ impegno e il disinteressato lavoro di tutti i giorni”.
I ragazzi del “Guernica” stanno dimostrando tutto il loro coraggio. Spetta adesso alle istituzioni e alla società civile appoggiarli con i fatti affinchè i loro sogni non vengano spezzati.

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