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“Mentì ai pm sul caso Montante”
di AMDuemila
I magistrati della procura di Caltanissetta hanno iscritto nel registro degli indagati per falsa testimonianza il direttore dell’Aisi (Agenzia informazioni e sicurezza interna) Mario Parente, ex generale del Ros. Lo scorso maggio quando la Gup Graziella Luparello aveva condannato l’ex leader di Confindustria Sicilia Antonello Montante, a 14 anni di carcere per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e accesso abusivo a sistema informatico, aveva trasmesso in procura i verbali delle testimonianze del direttore dell’Aisi Mario Parente e del suo vice Valerio Blengini. Secondo la Luparello i due avrebbero “mentito sapendo di mentire”. Dopo alcuni accertamenti, i pm nisseni hanno iscritto nel registro degli indagati il capo dei servizi per false informazioni e hanno poi inviato il fascicolo alla procura di Roma. A riportare la notizia questa mattina è stato il quotidiano “La Repubblica”. Nei giorni scorsi era già emersa la notizia della conclusione delle indagini per medesimo reato nei confronti del vice Blenigni.
Tutto ruota intorno alla figura di Andrea Cavacece, uomo dei servizi imputato nel processo bis, che, secondo l’accusa, avrebbe saputo dell’inchiesta su uno degli uomini dell’ex paladino dell’antimafia, il colonnello dei carabinieri Pino D'Agata, a processo con rito ordinario, informando a sua volta l’allora direttore dell’Aisi, Arturo Esposito. Il capo dei servizi Parente, all’epoca vice, venne sentito dall’avvocato di Cavacece all’interno di un’indagine difensiva. Riferì che Blengini gli aveva raccontato di alcune domande che un collaboratore aveva fatto su D’Agata e di non “averne parlato né con Cavacece, né con Esposito, in quanto la notizia era indeterminata”. A giudizio della giudice Luparello, però, quell’informazione giunta a Blengini e Parente era tutt’altro che “generica” perché Blengini chiese notizie all’allora questore di Caltanissetta, Bruno Megale. Quest’ultimo non rispose e scrisse una relazione, segnalando subito l’episodio ai magistrati.

Foto © Imagoeconomica

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