di AMDuemila
Slitta a quella data anche giudizio sui sanitari del "Pertini"
Arringa dell'ultimo difensore e rinvio tecnico al 14 novembre dell'udienza che porterà alla sentenza nel terzo processo d'Appello per la vicenda della morte di Stefano Cucchi, il giovane romano arrestato nell'ottobre 2009 per droga e morto una settimana dopo in ospedale. Il processo rinviato oggi è quello che vede sul banco degli imputati cinque medici del Reparto detenuti dell'Ospedale 'Pertini' di Roma, dal primario Aldo Fierro ai sanitari Stefania Corbi, Flaminia Bruno, Luigi De Marchis Preite e Silvia Di Carlo, accusati di omicidio colposo dopo una tortuosa vicenda processuale: inizialmente portati a processo per abbandono d'incapace, furono condannati in primo grado per omicidio colposo, e poi due volte assolti in Appello; la Cassazione per due volte ha mandato indietro il processo alla valutazione di nuovi giudici. A comunicare la data, che coincide con la decisione che dovrà prendere la Corte d'Assise nel processo in aula bunker a Rebibbia sui cinque militari dell'Arma, tre dei quali accusati di omicidio preterintenzionale in relazione al pestaggio subìto dal geometra di 31anni nella caserma Appia, è stato il presidente della seconda Corte di Assise di Appello di Roma Tommaso Picazio. Il 6 maggio scorso, il sostituto pg Mario Remus aveva concluso la sua requisitoria sollecitando il 'non doversi procedere' per tutti gli imputati, essendo ormai prescritto il reato di omicidio colposo. "La prescrizione del reato è una sconfitta per la giustizia ma questo processo è stato fatto fra mille difficoltà" aveva sottolineato il pg.
L'avvocato Gaetano Scalise, difensore del primario del Pertini, ha invece concluso l'arringa chiedendo l'assoluzione: "Per la settima volta affrontiamo questa discussione. Vi chiediamo di affrontare questo processo. Il Pg ha detto che questo è stato un processo nato male, ma questo non può essere addebitabile a noi. I medici ci hanno provato a fare ciò che i periti ipotizzano. Cosa avrebbero potuto fare di più? Quella di Stefano Cucchi è stata una morte improvvisa e inattesa, nessuno avrebbe potuto prevedere che quel paziente potesse morire. Avete un compendio probatorio che trasuda di sentenza d'assoluzione, al di là della prescrizione".