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Secondo l’accusa era il mandante
di AMDuemila
La corte d’Appello di Palermo ha confermato la condanna all’ergastolo per il boss Domenico Scimonelli, 52 anni, accusato di essere stato il mandante dell’omicidio del pastore Salvatore Lombardo, assassinato davanti al bar di Partanna "Smart Cafè" il 21 maggio 2009. Scimonelli si trova già dietro le sbarre dall’agosto del 2015 a seguito dell’operazione “Ermes” perchè ritenuto uno dei pizzinari del superlatitante Matteo Messina Denaro. In quell’occasione l’uomo, già coinvolto nel 1997 nell’operazione “Progetto Belice”, è stato condannato a 17 anni di carcere, pena confermata la scorso 15 aprile. Secondo i giudici della seconda sezione della Corte d'Appello, presieduta dal giudice Mario Fontana, Lombardo fu assassinato dopo aver rubato un furgone contenente merce di proprietà dei supermercati di Scimonelli che all'epoca gestiva un esercizio commerciale a marchio Despar. Il delitto che per poco rischiava di diventare un cold case è stato riaperto grazie alle dichiarazioni di due uomini che, alcuni mesi dopo l'arresto, avvenuto nel novembre 2015, hanno deciso di collaborare con la giustizia, autoaccusandosi come autori materiali del delitto. Si tratta di Nicolò Nicolosi e Attilio Fogazza, entrambi condannati a 16 anni di carcere dal gup di Palermo, il primo per aver sparato alla vittima, e il secondo per aver guidato l'auto utilizzata per la fuga. Sono stati loro ad indicare Scimonelli come "mandante" dell’omicidio Lombardo.
"Nel 2009 - raccontò in aula Fogazza - hanno rubato a questo supermercato, Scimonelli disse 'a mano veni sempri i dintra' (la mano viene sempre da dentro), dopo quattro cinque giorni viene e dice io lo so chi è, Lombardo, funciazza (soprannome della vittima)". A conferma del racconto dei collaboratori Nicolosi e Fogazza, inoltre, durante il processo d'Appello il pm Carlo Marzella ha depositato un carteggio giudiziario su Giuseppe Tilotta (arrestato ad aprile 2018 nell'ambito del blitz antimafia Anno Zero) che nel 2015 fu intercettato mentre rivelava alcuni dettagli dell'omicidio Lombardo a un sodale. In seguito a ulteriori indagini nell'aprile 2017 vennero arrestate altre due persone: Giuseppe Genna e Rosario Scalia. Il primo è stato assolto mentre il secondo a giugno è stato condannato a 20 anni di carcere per essersi intrattenuto al bar con Lombardo e aver informato Scimonelli dei suoi spostamenti.
L’avvocato dell’imputato Calogero Falco ha già annunciato ricorso in Cassazione “oggi avevamo avanzato una richiesta di istruttoria per dare un apporto alla Corte, idoneo a giungere a un convincimento più sereno, ma è stata rigettata”, ha detto.

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