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di Davide de Bari - Foto
La denuncia del Prof. Barbieri: “La città e le istituzioni dovrebbero mobilitarsi”

Due raid vandalici, uno dopo l’altro, con migliaia di euro di danni, si sono verificati alla succursale del liceo Danilo Dolci di via Alcide de Gasperi a Villabate. Durante l’ultimo di questi, quattro ragazzini, con età compresa tra i 13 e 14 anni, sono stati colti in flagrante nel tardo pomeriggio di ieri, all’interno dei locali della scuola dai Carabinieri che hanno poi provveduto a segnalarli alla Procura dei Minori. I ragazzi erano entrati in azione indossando delle maschere e scaldacollo e stavano danneggiato pesantemente la struttura scolastica. I danni? Estintori svuotati, bagni distrutti, aule messa a soqquadro che è stata necessario il trasferimento degli alunni in biblioteca comunale ed altre strutture. “Questi ragazzi hanno vandalizzato in maniera pesante la scuola, non permettendo le lezioni, distruggendo bagni per i disabili senza alcun motivo. - ha raccontato ai nostri microfoni il referente dei progetti legalità Prof. Luigi Barbieri della sede centrale del liceo a Brancaccio - Non sappiamo se sono solo degli episodi di vandalismo oppure se ci sono altre motivazioni più alte di noi”. Ciò che resta, oltre ai danni alla struttura scolastica con i disagi nel non riuscire a svolgere le lezioni a un mese dalla chiusura dei cancelli scolastici, è il gesto che “porta solo tristezza è dolore - ha aggiunto Barbieri - perché si tratta di un vandalismo fine a se stesso. Pensare a dei ragazzi di scuola media che fanno questi atti solo per piacere in quanto non sono venuti tanto per rubare, ma per distruggere ad esempio il bagno dei disabili, è assurdo e non c’è logica. E’ un fallimento delle famiglie e di noi adulti”. Dopo questi atti, “la nostra scuola è in lutto perché si è distrutta la cultura, in quartieri come quello di Villabate e nelle periferie palermitane queste scuole sono un presidio di legalità. - ha continuato - E il nostro liceo, anche nel quartiere Brancaccio, da oltre 20 anni è un presidio di legalità e non è un caso che la nostra aula Magna si chiami Peppino Impastato e la scuola Danilo Dolci”.
Oltre a parlare dell’episodio, Barbieri ha evidenziato come la città di Villabate e i paesi limitrofi “davanti a questi atti non sono scesi in piazza” cosa che “accade in altri paese civili” in quanto “avrebbero riempito le piazze di famiglie e giovani per dire: ci avete toccato la scuola”. “Il fatto che tutto va avanti, senza alcuna forma di protesta collettiva, ci fa capire che questa città per alcune cose deve ancora crescere. - ha continuato il professore - Perché se ci toccano qualcosa scendiamo in piazza e ci arrabbiamo e protestiamo, mentre qui oggi c’è il silenzio. Ormai se toccano la vita umana e la scuola non è un problema”. Inoltre, il referente della legalità del liceo ha poi spiegato come dei raid vandalici “se n’è parlato solo sui giornali a livello locale, mentre i grandi mass media non se ne sono occupati. Quello che è accaduto al nostro liceo sono notizie scontate che troppo spesso si ripetono, come le scuole vengono prese di mira dappertutto e non fa più notizia”.


Mentre il liceo veniva preso di mira dai vandali, alcuni ragazzi sono stati premiati, all’interno del premio organizzato dall’associazione Themis & Metis, alla Camera dei Deputati dalla vice presidente Maria Edera Spadoni, alla presenza del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e il sostituto procuratore nazionale antimafia, Nino Di Matteo. “Nei giorni in cui sono successi questi fatti, la nostra scuola veniva premiata alla Camera per degli articoli scritti da nostri studenti e sempre ieri ragazzi hanno incontrato un ex poliziotto che ha lavorato con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Maurizio Ortolan, poi il preside Domenico Di Fatta è andato a Misilmeri per due giornate di legalità. - ha detto Barbieri - Malgrado l’accaduto, noi ogni giorno portiamo avanti i progetti di legalità con enorme entusiasmo e con gratificazione visti i risultati. Nonostante ci manchi un’aula Magna e la sala professori, che ora vengono utilizzate per fare lezione per non fare i doppi turni. Non abbiamo nemmeno le aule multimediali, è da due anni che viviamo questo disagio a Brancaccio e malgrado questo si lavora con il sorriso, cercando di fare il massimo”.
Un iniziativa di solidarietà in favore del liceo è stata portata avanti dal comitato giovanile "Amunì Villabate” che ha avviato una raccolta fondi per dare il proprio contributo.
Ciò che è certo è che gli episodi dei giorni scorsi non sono altro che i risultati di un tessuto sociale giovanile che si fa fatica ad educare. La risposta delle istituzioni, a cui la scuola appartiene, dovrebbe essere immediata affinché non diventi un fatto usuale. Questo non può essere permesso in quanto è terreno fertile per la crescita dell’illegalità e quindi della mentalità mafiosa.

Al liceo Danilo Dolci di Palermo che è stato protagonista di vili episodi, va tutta la solidarietà della redazione ANTIMAFIADuemila

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