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"La mafia, in Emilia-Romagna, come nel resto d'Italia, rappresenta una vera emergenza". Così il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho è intervenuto ieri mattina, a Modena, ha preso parte al convegno organizzato da Unimore e relativo alla 'Riqualificazione dei beni culturali tra legalità ed efficienza della spesa'. "Ogni volta che si raggiungono risultati positivi con indagini e poi con l'arresto di imprenditori - ha aggiunto facendo riferimento al maxi processo Aemilia - questo rappresenta solo la punta di un iceberg. Noi dobbiamo guardare a tutte quelle imprese che utilizzano la mafia, vengono sostenute e lavorano attraverso la mafia perché hanno una convenienza economica”. A giudizio di Cafiero de Raho, "i passi che stiamo facendo ci devono far correre: l'azione di contrasto deve essere combinata e non sporadica ma sviluppata quotidianamente investendo sempre nuove risorse. In Italia - ha sottolineato - abbiamo circa 25 miliardi di euro di beni confiscati, un patrimonio enorme che si sta tentando di organizzare attraverso una sorta di revisione dell'agenzia che guardi anche ad un'organizzazione con tante risorse. Se non vengono mantenute in modo stabile - ha concluso Cafiero de Raho - non si riuscirà mai ad arrivare ad un risultato che ci si pone: la restituzione alla cittadinanza".

Fonte ANSA

Foto © Imagoeconomica

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