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morra nicola c imagoeconomicaBattuto Giarrusso per un solo voto. E Di Matteo chiede che "sia istituita al più presto"
di AMDuemila
E' Nicola Morra il candidato della maggioranza per la presidenza della Commissione parlamentare bicamerale antimafia. Ieri, in tarda serata, il senatore pentastellato, nello scrutinio segreto interno ai Cinque Stelle che dovrebbe esprimere il presidente, ha ottenuto 9 preferenze su 17, battendo il collega M5S Mario Michele Giarrusso, già componente della Commissione parlamentare antimafia nella scorsa legislatura, per una sola preferenza. Non si tratta ancora dell'investitura ufficiale al vertice della Commissione; la prossima settimana, a quanto si apprende, si dovrebbero riunire i componenti della stessa Commissione che voteranno il presidente. Certamente però, dopo il voto di ieri sera Morra è il favorito. L'accordo della maggioranza prevede che il candidato della Commissione antimafia sia un esponente grillino e che arrivi dal Senato dal momento che nella passata legislatura la presidente era un deputato, la Pd Rosy Bindi.
Dell'importanza che potrebbe rivestire la Commissione ha parlato oggi il sostituto procuratore nazionale antimafia Antonino Di Matteo, intervenuto ai microfoni di "Radio anch'io" (Rai Radio 1), condotto da Nicole Ramadori.
"E' necessario ed auspicabile che la Commissione antimafia venga istituita al più presto. E' il momento in cui l'inchiesta politica sul fenomeno mafioso e sulle collusioni con altri poteri può e deve fungere da sostegno e stimolo anche agli accertamenti giudiziari - ha detto il magistrato - Nella relazione conclusiva della commissione antimafia della scorsa legislatura alla fine c'è un lascito: cercare di completare il percorso di verità sulle stragi. E pone sul tappeto il problema della probabilità che, assieme agli uomini di Cosa Nostra, nella terribile stagione delle stragi del '92 e del '93, abbiano agito anche 'menti raffinatissime', come diceva Giovanni Falcone, che hanno orientato certe azioni della Mafia".

Foto © Imagoeconomica

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