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raimondi bennardo lavori 610di AMDuemila
“Non so come uscire da questa situazione, siamo ad un degrado totale, anche la Caritas non riesce più ad aiutarmi”. A parlare è l’artigiano Bennardo Mario Raimondi che dopo aver denunciato i suoi strozzini si è trovato senza un soldo e allontanato da amici e parenti. Bennardo Raimondi, nonostante il suo stato di salute difficile, ha cercato più volte a rilanciarsi partecipando a fiere dell’artigianato, in Sicilia come nel resto dell’Italia. Ma negli ultimi tempi “incontro sempre più difficoltà, - ha spiegato l’artigiano - a Palermo non si riesce a vendere nulla, nelle fiere vendi solo se hai stand culinari”. “Fuori? Sì, qualcosa si riesce a vendere, ma ci vogliono soldi per la trasferta fuori dalla Sicilia e io con due figli, mia moglie e mio padre faccio fatica a fare la spesa, figuriamoci spostarmi”. 
Bennardo per cercare di vendere qualcosa, per molto tempo ha allestito banchetti semplici alle uscite delle chiese ma anche lì “a volte ho trovato parroci che non mi hanno dato lo spazio”. L’ultimo problema a cui far fronte è l’assicurazione dell’auto: “630 euro potrebbero non sembrare molti, ma io veramente non so dove trovarli, per me è una cifra enorme - ha detto Bennardo - Ho scritto alla politica, ai vescovi di Monreale e Palermo, alla Caritas e addirittura ad alcuni amici per chiedere un aiuto, ma non sono riuscito a raggiungere la cifra ancora”. Una situazione che come Bennardo, probabilmente altre famiglie sono costrette a vivere sempre di più in Italia nell’indifferenza quasi totale. “Mi sento umiliato e impotente perché non so veramente come fare - ha concluso l’artigiano vittima di usura - ho cercato lavoro nelle fabbriche ma mi dicono tutti che sono in difficoltà e non possono assumere altre persone, mi rendo conto che se sei povero sei ‘un uomo morto’".

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