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aiello faccia da mostro c michele naccaridi AMDuemila
Gli esami tossicologici sul corpo di Giovanni Aiello, ex poliziotto noto come “faccia da mostro”, confermano il decesso per cause naturali. Questo quanto indicato nella relazione consegnata al pm Vito Valerio riguardo la morte di Aiello avvenuta lo scorso 21 agosto in una spiaggia calabrese vicino a Montauro mentre portava a riva la sua barca.
Confermata quindi la prima ipotesi sul decesso: un malore cardiaco. Adesso la salma sarà consegnata ai familiari e nei prossimi giorni sarà cremata così come aveva chiesto lo stesso Aiello.
Di “faccia da mostro” ne ha parlato proprio lunedì scorso il pentito Consolato Villani: “L’ho visto assieme ad una donna quando accompagnavo Nino Lo Giudice” e ancora: “Erano esperti nel maneggiare esplosivo, in azioni terroristiche, erano due killer gestiti dai servizi segreti deviati assieme alla criminalità organizzata di tipo mafioso”. Il collaboratore di giustizia ne ha parlato al processo ’Ndrangheta stragista in cui era indagato anche lo stesso Giovanni Aiello.
L’ex agente è stato più volte associato alle stragi di via D'Amelio e di Capaci, ma anche agli omicidi del vicequestore Ninni Cassarà e del poliziotto Nino Agostino. Aisi e Aise hanno sempre smentito una sua appartenenza all'intelligence ma diversi pentiti lo hanno descritto come un agente dei servizi. Vincenzo Agostino, padre del poliziotto ucciso insieme alla moglie Ida Castelluccio, nel confronto all’americana, lo indicò come colui che il giorno dell’omicidio era andato a cercare suo figlio Nino pochi giorni prima dell'agguato.

Foto © Michele Naccari