Possibile sconfiggere mafia ma c'è accidia nelle istituzioni
di AMDuemila
La morte di Totò Riina "è una liberazione da una presenza che era un'icona, capace di influenzare anche da dietro le sbarre", ma "pensare che molto non sarà mai svelato lascia l'amaro in bocca, oltre al dolore incalcolabile che ha lasciato nella mia famiglia. Ricorderemo il nome di Totò Riina, ma non quelli di coloro che gli hanno consentito di essere Totò Riina, di quei prefetti, questori, politici, intellettuali, giornalisti compartecipi di una complicità collettiva la cui storia non sarà mai raccontata". Intervistato da La Repubblica Nando Dalla Chiesa commenta la morte della “belva” corleonese parlando della fine di un’epoca ma non della fine della mafia. "Non si pensi che con la morte di Riina finisca la mafia - spiega il secondo gemito del generale ucciso nel 1982 - Dietro di lui c'è stato un Paese corrotto che ha usato le stragi come arma politica. Ma adesso, anche sul piano simbolico, finisce un’epoca". "Dubito che si possa ricostruire una Cupola e non credo ci sia qualcuno in grado di ereditare la funzione di capo, anche perché Cosa nostra ha preso legnate serie", dichiara dalla Chiesa. "In un giorno non si sconfigge nessuno ma se penso a quanto si è fatto dopo la morte di mio padre e dopo le stragi dico che basterebbe poco per dare il colpo definitivo. Purtroppo - conclude dalla Chiesa - vedo un'accidia terribile nelle istituzioni”.
ANSA