Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

agostino castelluccio tree cutdi AMDuemila
Depositata l'istanza al procuratore generale di Palermo Roberto Scarpinato

L'avvocato di parte civile Fabio Repici (si apprende dal Fatto Quotidiano) ha depositato una richiesta di avocazione al procuratore generale di Palermo Roberto Scarpinato in merito all'indagine sull'omicidio dell'agente Nino Agostino e della moglie Ida Castelluccio, uccisi nell'agosto 1989 in un agguato di mafia. La richiesta è giunta a seguito della scadenza dei termini per l'indagine preliminare, risalente allo scorso 1° ottobre.
Già il mese precedente Repici aveva sollecitato i pm che si occupano del caso, Vittorio Teresi, Nino Di Matteo, Roberto Tartaglia e Francesco Del Bene, pubblica accusa al processo per la trattativa Stato-mafia, chiedendo loro di “esercitare l’azione penale nei confronti degli indagati”: i boss Nino Madonia e Gaetano Scotto e l'ex poliziotto Giovanni Aiello, che più di un pentito ha indicato come “faccia da mostro”, il personaggio dal volto butterato che si celerebbe dietro molti delitti eccellenti e sarebbe vicino ad ambienti di Cosa nostra. Proprio nell'ambito dell'indagine sul delitto Agostino-Castelluccio il padre dell'agente, Vincenzo, in un confronto all'americana a febbraio ha riconosciuto in Giovanni Aiello uno degli uomini che poco tempo prima dell'agguato si presentò a casa Agostino chiedendo del figlio. Si tratta di una delle indicazioni date in precedenza dal gip Maria Pino ai pm quando rigettò la richiesta di archiviazione, concedendo altri sei mesi di tempo per le indagini e suggerendo di approfondire il depistaggio messo in atto all'indomani del duplice omicidio, che all'epoca puntò sulla pista di un inesistente delitto passionale. Nel provvedimento, oltre a disporre il confronto tra Vincenzo Agostino e Giovanni Aiello, il gip suggerì di scavare nelle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Vito Lo Forte ed Angelo Fontana, oltre ad interrogare il pentito Vito Galatolo, colui che a novembre 2014 parlò per primo del progetto di un attentato ai danni del pm Di Matteo. Gli approfondimenti sono stati poi effettivamente predisposti, ma la Procura deve ancora pronunciarsi sull'eventuale rinvio a giudizio per gli indagati. Per questo l'avvocato Repici aveva presentato una memoria ai pm, che riportava la firma anche di Vincenzo Agostino. Non avendo ricevuto riscontri, alla memoria è seguita la richiesta di avocazione depositata ieri.

ARTICOLI CORRELATI

Caso Agostino, i familiari chiedono il processo

Omicidio Agostino, tra memoria e l'avvalorata tesi del depistaggio

I buchi neri dell’omicidio Agostino

Verità sull’omicidio Agostino: una lotta contro il tempo

Omicidio Agostino: un'indagine, un'avocazione, un segnale

Mafia: Pg avoca indagine omicidio Agostino

Caso Agostino: la Procura generale della Cassazione annulla l'avocazione dell'indagine