di Lara Borsoi - 10 gennaio 2012
La Giunta per le Autorizzazioni a procedere della Camera ha espresso parere favorevole alla custodia cautelare in carcere nei confronti di Nicola Cosentino presentata dal gip Egle Pilla su richiesta dei pubblici ministeri Antonio Ardituro, Francesco Curcio e Henry John Woodcock.
I sì sono stati 11, i no 10, nonostante il Pdl abbia cercato sino alla fine di rimandare i conteggi, sperando in un ripensamento della Lega che ieri aveva dichiarato di voler appoggiare la richiesta di arresto.
Cosentino, ex sottosegretario all’economia e attuale coordinatore regionale del Pdl in Campania, è accusato di riciclaggio, falso, corruzione, violazione di norme bancarie con l’aggravante di favoreggiamento al Clan dei Casalesi.
Le accuse scaturiscono da un’inchiesta della Dda di Napoli sulla camorra in paricolare sul progetto da 45 milioni di euro per la realizzazione di un mega centro commerciale “Il Principe”; un affare per il quale Cosentino secondo il Tribunale di Napoli, avrebbe tessuto “consapevolmente rapporti criminali che lo hanno agevolato nella carriera politica e attuato il riciclaggio di capitali sporchi”.
Il gip Egle Pilla non ha esitato per questo a ritenerlo “il referente nazionale” delle cosche casalesi.
L’ultima parola ora spetta però alla Camera che si pronuncerà sulla vicenda il prossimo Giovedì 12.