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Collegamenti anche con l'Australia
di AMDuemila
E' ancora in corso una vasta operazione della Polizia di Stato, con l'utilizzo di 600 agenti, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, finalizzata all'esecuzione di 65 ordinanze di custodia cautelare, di cui 53 in carcere e 12 agli arresti domiciliari, emesse nei confronti dei capi storici, elementi di vertice e affiliati della locale di 'Ndrangheta operante a Sant'Eufemia d'Aspromonte (Reggio Calabria), funzionalmente dipendente dalla potente cosca Alvaro imperante a Sinopoli, San Procopio, Cosoleto, Delianuova e zone limitrofe.
Contestualmente gli investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria e del Commissariato di Palmi, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, coadiuvati dagli operatori dei Reparti Prevenzione Crimine e di diverse Squadre Mobili del Centro e Nord Italia, stanno eseguendo anche numerose perquisizioni.
Le accuse, a vario titolo, sono di associazione mafiosa, svariati reati in materia di armi e di sostanze stupefacenti, estorsioni, favoreggiamento reale, violenza privata, violazioni in materia elettorale, aggravati dal ricorso al metodo mafioso e dalla finalità di aver agevolato la 'Ndrangheta, nonché di scambio elettorale politico mafioso.
Dalle indagini sarebbe anche emerso che gli esponenti di vertice del clan avevano un collegamento diretto con il "locale" australiano. Alcuni di loro, infatti, si sarebbero perfino recati in Australia per risolvere controversie legate alla spoliazione di un sodale che venne sanzionato per una trascuranza ma non espulso dai ranghi della mafia calabrese.
I particolari dell'operazione, denominata "Eyphemos", saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11 in questura, alla presenza del procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri e del procuratore aggiunto Calogero Gaetano Paci, del direttore Centrale Anticrimine Francesco Messina, del questore di Reggio Calabria Maurizio Vallone e del direttore del Servizio Centrale Operativo Fausto Lamparelli.

Foto © Imagoeconomica

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