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di AMDuemila
L'intercettazione: "A lui piace, un giorno mi farà le scarpe"

Un bambini di 8 anni era sottoposto alle "lezioni" di suo padre che era a capo di un'organizzazione criminale. Dal taglio della cocaina e marijuana, fino ad incontrare clienti e risolvere le controversie con i fornitori. E' la storia del figlio di Agostino Cambareri, un 46enne di Gioia Tauro che trafficava droga e armi. L'operazione, condotta dai Carabinieri, ha visto tredici fermi di cui otto sono finiti in carcere e cinque ai domiciliari. Il padre impartiva al figlio un'educazione "inquietante", come l'ha definita il procuratore capo di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri. Secondo quanto accertato dalle indagini, coordinata dal procuratore aggiunto Gaetano Paci e dal pm Adriana Sciglio, il bambino partecipava ai traffici del padre che lo istruiva su tutti gli aspetti del business. Inoltre, avrebbe assistito al taglio della droga e a incontrare clienti.
Le indagini hanno evidenziato come il ragazzo avrebbe mostrato un interesse per questo assurdo gioco, tanto da suscitare il "vivo compiacimento" del proprio padre. In un'intercettazione, Cambareri riguardo a suo figlio ha detto che l'attività svolta da lui "gli piace" e che un giorno "mi farà le scarpe". Le "lezioni" non si limitavano al confezionamento e spaccio delle dosi ma si estendevano anche alla risoluzione dei contrasti con i fornitori sudamericani. "Che facevano? - ha detto l'uomo al bimbo, riferendosi a una controversia su una fornitura - Una guerra succedeva qua... avevano kalashnikov, tutto... così lo potevi ammazzare, lo sotterravi e non sapeva niente nessuno, invece lì i colombiani... venivano qua sai che facevano? Il macello".
In un'altra intercettazioni, Cambareri ha confessato che stava andando con il figlio a "tagliare l'erba" dopo averla bruciata e ha ricordato al ragazzo che l'indomani "la buca va coperta".
L'inchiesta è iniziata nel 2016 quando l'uomo ha comunicato al figlio di aver venduto a un cliente una dose tagliata male e bisognava sostituirla: "Se la troviamo, vediamo che ha, se ha questa o quella e le diamo quella giusta. Hai capito? Che con quella all'ospedale va a finire".
Gli episodi sono andati avanti fino al primo arresto del padre che poi dopo la scarcerazione si è allontanato volontariamente per imbarcarsi su una nave per lavorare.
Se ci saranno gli elementi per l'allontanamento dal nucleo familiare, il bimbo potrebbe entrare a far parte del programma "Liberi di scegliere" che cerca di strappare i figli ai mafiosi, offrendo loro un'altra strada.

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