Lamezia Terme, Cassano allo Jonio, Isola Capo Rizzuto, Petronà e Marina di Gioiosa Jonica
di AMDuemila
Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno Marco Minniti (in foto), ha sciolto per infiltrazioni mafiose cinque comuni calabresi. Si tratta di Lamezia Terme, per la terza volta in 26 anni, Cassano allo Jonio, Isola Capo Rizzuto, Petronà e Marina di Gioiosa Jonica. Per tutti loro sono stati individuati “gravi condizionamenti da parte della criminalità organizzata”. Dopo gli scioglimenti del 1991 e del 2002, la Commissione d’accesso a Lamezia Terme era stata inviata dal prefetto Luisa Latella in seguito all’operazione “Crisalide” contro la cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri nell’ambito della quale sono indagati il vicepresidente del consiglio comunale Giuseppe Paladino e il candidato a sindaco (non eletto) Pasqualino Ruberto che è stato sospeso da consigliere dopo il suo arresto nell’ambito dell’inchiesta “Robin Hood”.
Nelle ultime settimane non erano mancate le proteste per lo scioglimento in particolare da parte del sindaco Paolo Mascaro che aveva anche iniziato lo sciopero della fame in quanto era stato ignorato dalla commissione d’accesso antimafia.
Foto © Ansa
Calabria, cinque comuni sciolti per mafia
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