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panetti di cocaSequestrati 300kg di cocaina al porto di Livorno
di AMDuemila
Traffico di cocaina, marijuana, hashish ed eroina gestito dalla ‘Ndrangheta, Per questo la Guardia di finanza ha fatto scattare le 19 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip di Reggio Calabria. Si tratta di soggetti già arrestati lo scorso 23 marzo, accusati di fare parte di un'organizzazione 'ndranghetista, con solide ramificazioni internazionali, capace di importare oltre tre quintali di cocaina dal Sud America. Del sodalizio facevano parte soggetti vicini ai Bellocco di Rosarno, Molè-Piromalli di Gioia Tauro, Avignone di Taurianova e Paviglianiti, operanti sul versante ionico reggino. I provvedimenti sono stati eseguiti tra Calabria, Campania, Sicilia, Toscana, Piemonte e Lombardia. Nel corso dell'indagine si è sviluppato uno stretto coordinamento con la Direzione distrettuale antimafia di Firenze.
L'inchiesta ha consentito di identificare complessivamente 32 soggetti, 19 dei quali colpiti da ordinanza di custodia, ognuno con un ruolo ben preciso: dai finanziatori ai mediatori, a coloro che avevano il compito di ospitare gli emissari dei narcos colombiani, più volte giunti in Italia. 
I finanzieri della Sezione Goa del Gico di Catanzaro, insieme al secondo Reparto del Comando generale e della Dcsa, durante le indagini - denominate “Gerry” - hanno sequestrato nel porto di Livorno 300 kg di cocaina: un carico del valore di 100 milioni di euro. Nel corso delle attività investigative è anche emerso che i trafficanti ricevevano denaro contante da commercianti e professionisti che facevano affari con l'acquisto all'ingrosso della cocaina, tra cui un pediatra.
Arrestati, tra gli altri, i fratelli Michele e Giuseppe Bellocco, accusati di aver preso parte all'importazione di centinaia di chili di cocaina dal Sudamerica. Rosario Arcuri, di 64 anni, di Rosarno, è invece considerato un vero e proprio collettore, specializzato nell'acquisto di cocaina per rifornire più famiglie criminali. Arcuri era in grado di tessere contatti utili per curare l'intero viaggio della droga, dal Paese produttore al porto di arrivo: lì, ad attendere, c'era un gruppo guidato da Domenico Lentini, calabrese emigrato in Toscana che pensava sia al recupero dal container che alla consegna della droga. 
Oltre ai 300 kg di cocaina sono stati sequestrati 17 kg di codeina, e ricostruita un'ulteriore importazione di 57 kg di cocaina così come molti altri tentativi  falliti di importazione. Oltre alla cocaina gli indagati sono accusati anche della compravendita di importanti partite di marijuana, hashish ed eroina. Rosario Arcuri, supportato dal fratello e dal figlio, secondo l’accusa nel corso degli anni aveva stretto solidi rapporti di collaborazione con un gruppo di narcos napoletani, che sarebbero stati capeggiati da Maria Rosaria Campagna (già conosciuta dalle forze dell’ordine) e compagna del boss di Catania Salvatore Cappello, attualmente detenuto al 41 bis. Ciò che era stata creata consisteva in una rete di rapporti d'affari che, inizialmente, vedevano i partenopei al servizio dei calabresi per l'estrazione dello stupefacente dal porto di Napoli. Ma i rapporti si sarebbero successivamente arricchiti con la compravendita di eroina e marijuana, cedute dai fornitori calabresi ai clienti napoletani.

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