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zito roccodi AMDuemila
Non in Calabria, ma a Toronto è stato ucciso il boss di ‘ndrangheta Rocco Zito (a sinistra), 87 anni e originario di Fiumara (Reggio Calabria) colpito davanti ad altri familiari dal genero 51enne Domenico Scopelliti (a destra) armato di pistola. Il fatto è accaduto lo scorso venerdì sera e qualche ora dopo Scopelliti si è costituito, ma non ha spiegato le ragioni del suo gesto. Ora è incriminato per omicidio di primo grado. Sabato è comparso in tribunale e ha chiesto soltanto di essere difeso.  
Quando è arrivata la polizia, al 160 di Playfair Avenue, ha trovato il corpo di Zito sul pavimento con diverse ferite di arma da fuoco. L’uomo era emigrato in Canada negli anni Cinquanta dopo aver tentato per due volte di entrare negli Stati Uniti (il fratello Giuseppe, invece, era rimasto ucciso nella seconda guerra di mafia in Calabria)scopelliti domenico e secondo gli inquirenti vantava rapporti con esponenti della ‘ndrangheta italiana, ma anche di New York e Montreal, e ha accumulato capitali grazie al gioco d’azzardo, al contrabbando e al traffico di droga, anche se ufficialmente si qualificava come venditore di piastrelle di ceramica. Dal 2008 non era più al centro degli assetti criminali.
Nel 1970 venne localizzato insieme a Sergio Gambino, boss di New York, durante una riunione all’Holiday Inn, al fine di definire un traffico di eroina tra Canada e Stati Uniti. Nel 1986, invece, fu condannato a 4 anni di reclusione per l’omicidio di Rosario Sciarrino, usuraio, il cui cadavere era stato ritrovato a pezzi, congelato e all’interno di sacchetti di immondizia a conclusione, secondo l’autopsia, di un brutale pestaggio. Alla polizia, però, Zito disse di aver risposto all’aggressione dell’usuraio, mostrando una ferita d’arma da foco riportata sulla gamba che, secondo alcuni investigatori, il boss si era procurato da solo.
In seguito Zito è stato condannato per contrabbando e ricettazione, e nonostante fosse stato identificato come elemento di vertice di un gruppo di ‘ndrangheta, sospettato di almeno sei omicidi, gli investigatori non sono riusciti a contestargli reati più gravi.
police omicidio zitoZito ha sempre mantenuto un basso profilo, ma in realtà era uno dei membri più rispettati della “Camera di controllo”, di cui faceva parte fin dal 1962. Una struttura che coordinava i vari interessi dei clan ‘ndranghetisti di Ontario, chiamata “Crimine”, sempre in costante collegamento con la Calabria, che dettava le regole del gioco. Un rapporto del 1985 riportava che, alla morte del boss Michele Racco, nel 1980, una fila di persone omaggiò Zito in qualità di nuovo presidente della Camera di controllo con il baciamano. L’ex boss ucciso qualche giorno fa aveva ricoperto un ruolo di prim’ordine negli investimenti criminali in Canada e nella gestione dei rapporti con le consorterie statunitensi.

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