Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

di AMDuemila
Il fatto è accaduto durante il trasferimento dalla cella alla stanza per il collegamento video con il Tribunale di Palermo

Il boss stragista Leoluca Bagarella, cognato di Totò Riina e sicaro di Cosa nostra, detenuto al 41 bis nel carcere di Sassari dove sta scontando l’ergastolo, ha aggredito con un morso un agente del Gom, il Gruppo operativo mobile della polizia penitenziaria.
L’aggressione ha avuto luogo durante il percorso tra la cella e la saletta delle videoconferenze dove Bagarella si stava recando sotto scorta per assistere all’udienza del processo Trattativa Stato-mafia in corso a Palermo in cui è imputato.
Improvvisamente il boss corleonese ha dato in escandescenze e si è avventato contro uno degli agenti ma è stato subito bloccato. Entrambi sono stati portati in infermeria. I motivi dell’aggressione sono ancora da chiarire. "A mio avviso si tratta solo di un gesto per attirare l'attenzione sulla questione dell'abolizione del 41 bis - ha commentato all'Adnkronos Aldo di Giacomo, segretario generale del Sindacato di polizia penitenziaria - un'abolizione di cui si parla tanto e che ha terreno fertile in questo governo. Non vedo nessun'altra ragione se non quella di attirare l'attenzione sulla questione del 41 bis".

Foto © Letizia Battaglia

ARTICOLI CORRELATI

Trattativa: Riina, il cellulare in carcere e il mistero della nota Sisde