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di AMDuemila
La sezione Misure di prevenzione del tribunale di Agrigento - accogliendo la richiesta del questore Rosa Maria Iraci - ha disposto la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza per 5 anni per Pietro Campo (in foto), 67 anni, di Santa Margherita Belice (Ag). Pietro Campo, ritenuto esponente di spicco di Cosa Nostra agrigentina, è attualmente detenuto. Per investigatori e inquirenti, Campo avrebbe rivestito il ruolo di "capo mandamento e capo famiglia di Santa Margherita Belice". Alla fine dello scorso gennaio, i giudici della terza sezione della Corte d'Appello di Palermo, presieduta da Antonio Napoli, lo hanno condannato, nell'ambito del processo nato dall'inchiesta "Icaro", a 14 anni di carcere.
Un'inchiesta che fra il dicembre 2015 ed i mesi successivi aveva portato in carcere una ventina di persone accusate di far parte delle nuove famiglie mafiose dell'agrigentino che vedevano con un ruolo di vertice anche alcuni personaggi della vecchia mafia.
Per undici imputati condannati in primo grado dal gup di Palermo Roberto Reggio, il 21 luglio 2017, la sentenza è stata confermata e fra questi vi è lo stesso Campo.
Nell'ambito dell'inchiesta era emersa anche la vicinanza di quest'ultimo con il boss trapanese Matteo Messina Denaro. Infatti, in un'intercettazione eseguita dal Ros, a lungo rimasta segreta dopo l'esecuzione dell'ordinanza, venne registrato un dialogo in cui Campo racconta al capomandamento Leo Sutera di un incontro avuto con il superlatitante e di essere rimasto sorpreso perché era stato riconosciuto ma, dal canto suo, non aveva invece compreso di trovarsi di fronte al boss di Castelvetrano ("Entro e chi c’è? La faccia era conosciuta, però un po’ asciutto. Mi ha detto 'buongiorno' e mi ha dato la mano. Lui fu cornuto che mi ha riconosciuto e io no. La faccia era conoscente, però non ero convinto"). Secondo quanto ricostruito nell'informativa del Ros il boss trapanese, in quell'occasione, raccomandava di far lavorare una persona nel territorio di loro competenza. E per rafforzare il concetto gli avrebbe anche rappresentato la circostanza di averne già parlato con Leo Sutera. Poi Messina Denaro, secondo gli inquirenti, sarebbe stato appartato da alcuni fiancheggiatori e fatto allontanare.

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