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di AMDuemila
Lo scorso 22 luglio era stato annullato l'arresto del carabiniere Giuseppe Barcellona, finito in manette lo scorso 16 aprile assieme all'ex sindaco di Castelvetrano Antonio Vaccarino (scarcerato dopo appena 15 giorni dall'arresto) ed il tenente colonnello Marco Alfio Zappalà, in servizio alla Dia di Caltanissetta. Adesso il gip di Palermo, Piergiorgio Morosini, ha annullato la misura cautelare in carcere nei confronti di quest'ultimo che, da sabato, si trova ai domiciliari. I tre sono finiti sotto inchiesta, condotta dalla Dda di Palermo (aggiunto Paolo Guido, sostituti Francesca Dessì e Piero Padova), per "accesso abusivo a un sistema informatico" e "rivelazione di segreti d'ufficio". Inoltre all'ex politico Dc viene contestata l'aggravante di aver favorito Cosa Nostra e la latitanza di Matteo Messina Denaro. Secondo l'accusa, Zappalà avrebbe ricevuto da Barcellona alcuni 'screenshot' di conversazioni tra due persone coinvolte in una indagine che riguarda la ricerca del latitante Matteo Messina Denaro. A sua volta il tenente colonnello della Dia avrebbe inviato il contenuto di questi 'screenshot' a Vaccarino, noto per aver intrattenuto tra il 2006 e il 2007 una corrispondenza con Messina Denaro per conto del Sisde. Infine l'ex politico Dc rivelava il contenuto dell'intercettazione a Vincenzo Santangelo, titolare di un'agenzia funebre già condannato per Mafia.

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